È stata
frettolosa, l’Amministrazione Comunale, nel comunicare l’accordo a tre con Area
Vasta e Croce Gialla per la convenzione relativa ai servizi di portierato e
guardiania dei locali dell’ex ospedale di Montegranaro: Il Direttivo dell’emerita
associazione di Pubblica Assistenza, infatti, nella riunione di ieri sera non
ha ratificato l’accordo e si è preso altro tempo per pensare. È logico e
naturale: quello che si chiede alla Croce Gialla per poter continuare a
usufruire dei locali a sua disposizione presso lo stabile dell’ex nosocomio
montegranarese è molto oneroso in termini di impegno e di responsabilità, oneri
che, se monetizzati, supererebbero di gran lunga il valore del canone di
locazione degli stessi locali in cui ha sede.
La
convenzione tra il Comune di Montegranaro e l’Area Vasta 4 prevedrebbe che la
Croce Gialla si occupasse del portierato, vigilanza, centralino e guardiania
con operatore allo sportello per 66 ore settimanali, cosa che obbligherebbe la
Pubblica Assistenza a un servizio ulteriore rispetto a quelli che già sta
prestando. Il portierato e il centralino dell’edificio, che ospita diversi
servizi della Asur, non è un compito semplice da prestare: occorre essere
preparati sia sull’uso del centralino che, soprattutto, sulle risposte da dare
all’utenza che si rivolge allo sportello. Le ore, inoltre, sono molte e questo
comporterebbe un impegno pesante per i volontari che presterebbero servizio,
che oltretutto dovrebbero seguire una nuova preparazione. Infine c’è la
questione della responsabilità derivante dalla vigilanza, cosa da non
sottovalutare.
Il problema
è che tale servizio, oggi, non è svolto da nessuno e la struttura è totalmente
sguarnita di vigilanza e assistenza all’utenza e lo è già da due settimane.
Come finirà non si sa. Credo che la Croce Gialla, nello spirito di grande
collaborazione e servizio che l’ha sempre contraddistinta, farà del tutto per
accettare anche questo gravoso compito ma certo non può togliere risorse a
quello che è il suo scopo primario, ossia la pubblica assistenza. Inoltre non è
giusto che, per avere dei locali a disposizione (cosa che dovrebbe essere
totalmente gratuita, vista l’opera benemerita che l’associazione presta per la
collettività) si debba prestare un’opera che superi di oltre due volte il
valore della locazione. E, ancora una volta, l’Amministrazione Comunale ha
fatto e deciso senza consultarsi con gli altri, in un concetto particolarissimo
di democrazia al quale ci stiamo piano piano abituando.
Luca
Craia