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giovedì 26 maggio 2016

Abbattuta l’antennona. E adesso?



È stata appena abbattuta l’antenna Vodafone di San Liborio, in ottemperanza all’ordinanza del Comune di Montegranaro che ne ordinava la rimozione. Le macchine stanno ancora lavorando nel momento in cui scrivo ma il palo è già sparito dall’orizzonte. Si direbbe un fatto positivo ma ci andrei cauto: tanta solerzia potrebbe preludere alla necessità di erigerla con urgenza nel punto esatto anziché in quello errato dove era stata posta, causa dell’ordinanza di abbattimento. Ricordiamo che il 16 giugno la vecchia antenna deve essere spenta e, per non incorrere nell’accusa di interruzione di pubblico servizio, la Vodafone deve essere pronta con un’alternativa. Per cui bene l’abbattimento, ma attenzione: potremmo rivedere il palo a breve, solo una quindicina di metri più in là.

Luca Craia

Ordinanza di demolizione dell’antennona. L’Amministrazione Comunale si muove ma prima che aspettava?



Continua a essere inspiegabile il comportamento dell’Amministrazione Mancini in merito all’antenna Vodafone di San Liborio. Un atteggiamento attendista, silente, sostanzialmente immobile e totalmente serrato nei confronti della cittadinanza che viene sistematicamente tenuta all’oscuro di tutto. C’è voluta una richiesta scritta da parte dell’opposizione unanime per riuscire a fare emettere, nei tempi previsti e in extremis, un atto che era dovuto e addirittura atteso dalla Vodafone stessa e che, incredibilmente, non era ancora stato emesso.
La notizia de Il Resto del Carlino di oggi, riporta finalmente l’emissione da parte del Comune di Montegranaro di un’ordinanza di demolizione del manufatto che risulta, per stessa ammissione della Vodafone, spostato di ben 15 metri dalla posizione prevista da progetto depositato. E quindici metri tutto sono meno che risibili, come dice la Vodafone, ci entra un palazzo grosso in mezzo.
Uno spiraglio di speranza si è aperto, anche se esiguo. Ora la Vodafone ha tre mesi di tempo per demolire l’attuale palo e spostarlo nella posizione corretta, pena l’esproprio del terreno con conseguenze anche sul proprietario privato dello stesso. Si direbbe che la Vodafone abbia tutto il tempo per spostare tutto e accendere l’antenna ma la data prevista per lo spegnimento dell’altra, quella che dovrà essere disattivata e poi rimossa per ordine del giudice, è il 16 giugno. Quindi, in realtà, di tempo ce n’è pochissimo. Sarà questa la soluzione o ce n’è un’altra? Il giornale parla di altre strade percorribili ma sembra che, ancora una volta, l’Amministrazione Comunale voglia rimanere abbottonata e, quindi, i cittadini non possono fare altro che rimanere a guardare e aspettare. Con le dita incrociate.

Luca Craia

martedì 17 maggio 2016

Antennona: manca il sostegno popolare. L’opposizione è l’unica a muoversi



È un caso strano, quello dell’antennona di San Liborio. Ci sono tanti aspetti che stridono, rimangono difficili da spiegare. Ci sono anche aspetti che denunciano come la nostra Montegranaro sia un paese difficile, chiuso, freddo, indifferente, insensibile anche alle questioni che lo riguardano da vicino in termini di qualità della vita e salute.
Strano è l’atteggiamento dell’Amministrazione Comunale. Prima cerca di far passare il tutto in sordina, di lasciare installare l’antenna senza colpo ferire nella speranza, in sé sciocca, che la gente non se ne accorga. Poi tergiversa, rallenta, non si muove, lascia il pallino in mano alla Vodafone che non ha alcun interesse ad abbandonare l’area dove sta sorgendo l’apparecchiatura.
Poi c’è il Comitato o sedicente tale, che dice che sta preparando un ricorso al Tar ma che ha difficoltà per via dei tempi lunghi per reperire la documentazione. Un Comitato che non è nato dalla gente ma si è imposto alla gente senza essersi mai presentato in un’assemblea pubblica. Un Comitato privo di investitura alcuna e privo del sostegno della popolazione. È logico che, quando si va a trattare con un’Amministrazione Comunale, che sta dando la netta impressione di voler lasciar scorrere le cose, senza avere un peso sociale, senza rappresentare una forza popolare, il potere di trattativa sia infimo.
Poi c’è la gente che non c’è. A parte l’assemblea dell’Acli, non c’è stato più alcun coinvolgimento popolare né iniziative spontanee. La gente sta subendo tutto osservando i fatti come se stessa guardando un programma televisivo interessante ma che non la riguarda. Ho visto paesi interi insorgere: a Monte San Giusto, per la questione della centrale di smaltimento dei calcinacci, sta succedendo una mezza rivoluzione. A Potenza Picena la gente, unita, ha vinto contro l’Aereonautica Militare, mica contro un gestore telefonico. A Montegranaro nessuno si muove, nessuno parla, a parte il solito chiacchiericcio da brioche e cappuccino. Certo, come dicevamo, l’Amministrazione Comunale non si è mai preoccupata di coinvolgere la popolazione così come lo stesso Comitato, ma l’apatia che si evidenzia da questa storia autorizza chiunque a fregarsene della cittadinanza che, tanto, è inerme.
Si muove seriamente solo l’opposizione con iniziative politiche e legali che lasciano acceso un lumicino di speranza, per quanto fievole. L’opposizione sta facendo un buon lavoro e lo fa unita, nonostante le intemperanze dei Cinquestelle che, in questo caso, riescono, nonostante tutto, a dialogare con le altre forze di minoranza. L’iniziativa di chiedere il ripristino dell’area può essere efficacie ma non si capisce perché debba pensarci l’opposizione quando la maggioranza dovrebbe averla già intrapresa da tempo.
Intanto, però, l’impressione è che l’attenzione sia calata in generale e questo gioca a favore di Vodafone e di chi, più o meno velatamente, l’ha appoggiata e la sta appoggiando.

Luca Craia