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mercoledì 11 maggio 2016

Senza titolo 1



Vista la difficoltà di alcuni lettori nell’andare oltre il titolo e visto che questo è necessario per capire quello che voglio dire, sempre ammesso che lo si voglia capire, altrimenti diventa esercizio inutile quando non puramente strumentale, quindi da evitare, voglio vedere che succede se non lo metto, il titolo. Quindi via con l’esperimento.
In realtà, però, vorrei parlare ancora una volta della questione dell’antenna. Non che ci sia qualcosa da aggiungere e il punto è proprio questo: fatti nuovi non ce ne sono. Intanto però il tempo scorre e mancano soli 36 giorni, un mese e sei giorni, allo spegnimento della vecchia antenna. Questo comporta, come abbiamo già detto più volte, l’obbligo di accendere quella nuova, pena un procedimento legale molto pesante. Direi che il tempo per qualsiasi intervento efficace è diventato talmente stretto da sembrare impossibile. Intanto i nostri amministratori si preoccupano d’altro. Beati loro. E, come dicevamo Simon & Gurfunkel: and no one dare disturb the sound of silence.

Luca Craia

giovedì 5 maggio 2016

Antennona: 42 giorni allo switch on. E tutto tace.



Due righe due solo per ricordare che al 16 giugno mancano solo 1 mese e 12 giorni, ossia 42 giorni. Non ci mettono molto a passare, lo sappiamo bene. E il 16 giugno, se non si sarà trovata una soluzione per l’antennona di San Liborio, bisognerà per forza accenderla e, a quel punto, non ci sarà più nulla da fare.
La strategia Vodafone è chiarissima: si temporeggia per arrivare prossimi alla data, in modo che, per non rischiare un'accusa di interruzione di pubblico servizio, toccherà accendere i ripetitori così come sono. La strategia del Comune di Montegranaro, invece, non è comprensibile. Da fuori sembra che non si stia facendo nulla. Non si sa se le trattative coi privati, proprietari dei siti alternativi proposti nell’ultimo incontro con la compagnia telefonica, stiano andando avanti o stiano ferme.
Intanto, però, l’unica iniziativa concreta che il Comune poteva prendere, ossia l’ordinanza di abbattimento del palo installato in maniera non corretta rispetto al progetto originale, ancora non è stata presa e non se ne capisce il motivo. In Comune è inerte come, del resto, è sempre stato fin dall'inizio della vicenda che, non fosse stato per questo blog e l'azione congiunta dell'opposizione, sarebbe passata in cavalleria. Però… tic tac… l’orologio non si arresta. Il 16 giugno è dietro l’angolo.

Luca Craia

giovedì 28 aprile 2016

Antennona. La vedo dura.



Paese strano il nostro, lo è sempre stato. E nel caso dell’antennona di San Liborio lo sta dimostrando per l’ennesima volta. Un caso estremo, in cui, almeno politicamente ma forse non solo, le responsabilità dell’amministrazione Mancini sono enormi e indifendibili. Ciononostante si continua a gestire la questione con una superficialità disarmante.
Partendo dal silenzio assoluto in cui la questione è nata e si è sviluppata, silenzio che, non fosse stato rotto da questo blog e subito interpretato dall’opposizione intera, oggi perdurerebbe con buona pace dei cittadini residenti nelle aree circostanti il sito dell’antenna, fino ad arrivare ai nostri giorni in cui vediamo l’amministrazione comunale barcamenarsi tra incontri con la Vodafone nei quali sistematicamente si esce con un nulla di fatto. Ciononostante l’atteggiamento della giunta Mancini permane lo stesso: silenzio, nessuna richiesta di collaborazione all’opposizione senza la quale i nostri amministratori nemmeno si sarebbero posti il problema, voglia di fare da soli, quasi un ansia di non scoprire chissà quali carte, e manifesta incapacità di farlo.
Nell’incontro di ieri, al quale, ancora una volta, mancava il Comitato che, ormai, possiamo considerare morto alla nascita o forse mai nato, strumento politico di fatto a favore di Vodafone e Amministrazione Comunale, si è discusso del nulla. Si è parlato di due siti alternativi a quello attuale ma ancora siamo ai contatti preliminari coi proprietari, mentre nulla si sa di come gestire un’eventuale quanto quasi scontata azione di rivalsa del proprietario del sito attuale. Si sta perdendo tempo e questo va a tutto vantaggio della Vodafone che vede arrivare velocissimamente quel 16 giugno, data in cui l’antenna, in un posto o nell’altro, dovrà essere accesa pena l’imputazione penale per interruzione di pubblico servizio. Il Sindaco, intanto, afferma che c’è tempo fino al 16 giugno, appunto. Errato: il tempo non c’è più, perché tra trattative e accordi, se non si arriva a una definizione in qualche ora, la faccenda può essere considerata chiusa qui. Dopo di che faremo i conti.

Luca Craia