venerdì 22 ottobre 2021

Questione Calepio: con il Commissario non si è bloccato niente. In campagna elettorale si è mentito.

Quindi non era vero. Non era vero che col commissariamento del Comune di Montegranaro si fosse fermato tutto, che il paese è rimasto bloccato per nove mesi, che abbiamo perso importanti occasioni di sviluppo. L’acquisto da parte di Della Valle di buona parte della zona industriale Piane Chienti smentisce uno dei perni su cui l’attuale opposizione ed ex maggioranza ha incentrato la sua campagna elettorale per poi perdere la sfida: il commissario non ha fatto nulla. E forse è questa evidente bugia, una delle tante, che ha nauseato gli elettori e ha sancito la sconfitta del PD mascherato da lista civica: il Commissario ha fatto quello che doveva fare, anzi, in qualche caso ha fatto di più di quello che avevano fatto gli amministratori di natura politica, in termini di manutenzione ordinaria, per esempio.

È vero che lo sblocco della questione “Calepio” è un merito della Giunta Mancini. Questo è innegabile. Ma vorrei vedere che non lo avessero fatto, che non si fossero adoperati per fare tutto il possibile per venire fuori da questa situazione. Del resto i tempi erano maturi, e chiunque ci fosse stato al posto loro lo avrebbe fatto. Onore al merito, quindi, ma la conclusione oggi della vicenda con l’acquisizione dei lotti da parte della Tod’s è semplicemente la conseguenza di un’azione fondamentalmente ordinaria, portata avanti diligentemente da Perugini e Mancini, ma che sostanzialmente era dovuta e non ci sarebbe potuti aspettare nulla di diverso.

Rimangono i continui attacchi al Commissario, tutti pretestuosi e finalizzati a far ricadere su Ubaldi responsabilità di uno stallo che non è mai esistito. Montegranaro, sotto la gestione commissariale, è stato amministrato bene e oggi ne abbiamo la prova. Così come abbiamo l’ennesima prova dei modi violenti con cui si è fatta politica negli ultimi anni a Montegranaro. Speriamo che basti così.

 

Luca Craia

 

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