mercoledì 19 maggio 2021

A Ceuta la Spagna cambia la politica europea sull’immigrazione. L’Italia che fa?

 

"L'Europa non sarà vittima di tattiche" dice il vicepresidente della Commissione Europea Margaritis Schinas a proposito dei fatti di Ceuta. È la prima volta che istituzionalmente si parla di “tattiche” a proposito delle ondate migratorie che giungono in Europa. È un fatto importante, un cambio di rotta piuttosto netto rispetto all’interpretazione pienamente umanitaria data finora. Politicamente c’è chi ha sempre sostenuto che ci fosse una strategia a pilotare il flusso dei migranti verso le sponde europee, italiane prima di tutto, ma c’è voluta la forte reazione della Spagna per portare le istituzioni europee a dichiarare un’interpretazione politica difensiva. Quello che ha fatto la Spagna, respingendo con forza il tentativo di ingresso nel Paese, ancorché un’enclave, è legittimo e ha incontrato l’appoggio dell’Europa, come leggiamo da queste dichiarazioni. Una politica, quella spagnola, diametralmente opposta a quella praticata dall’Itala fin qui. In Italia i ministri vanno sotto processo, spendendo inutilmente soldi della collettività e tempo prezioso della magistratura, per aver fermato una nave in mare. In Spagna fanno ben altro, e l’Europa afferma che non si possono più accettare ricatti sull’immigrazione. Ora tocca all’Italia adeguare la propria politica, a meno di non voler essere complice dei suddetti ricatti.

 

Luca Craia

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