domenica 28 giugno 2020

Terrenzi vuole la rotatoria. Canigola e Cesetti no. Raccapricciante risposta sulle vittime.

È raccapricciante la risposta che il Presidente della Provincia di Fermo, Moira Canigola, e l'Assessore Regionale Fabrizio Cesetti hanno dato alla richiesta del Sindaco di Sant'Elpidio a Mare, Alessio Terrenzi, di realizzare una rotatoria sulla Mezzina in sostituzione dell'impianto semaforico che regola l'incrocio tra la stessa Mezzina e la Montegranarese-Elpidiense. Terrenzi, svegliatosi improvvisamente, forse per gli schiamazzi da campagna elettorale, si è accorto della pericolosità dell'incrocio e ha scritto su Facebook, a proposito del riordino della viabilità provinciale: "mi spiace che non si sia tenuto conto di richieste da tempo inviate alla Provincia per la realizzazione di una rotatoria sulla Mezzina: non serve un grosso sforzo di memoria per rammentare i tanti incidenti stradali, anche mortali, che purtroppo si sono verificati in quell’incrocio pericoloso".
In effetti, sono numerosissimi gli incidenti capitati in questa intersezione, alcuni dei quali, troppi, mortali. La risposta data dai due esponenti PD fa paura: "Si parla dell'unico incrocio regolato da un impianto semaforico e sorvegliato da telecamere del Comune di Sant’Elpidio a Mare per sanzionare chi non rispetta le regole impartite dalla segnaletica i cui introiti, così come Terrenzi in più occasioni pubbliche, e non solo, ci ha ribadito aiutano il Bilancio del Comune, rappresenta l’unico incrocio regolato e in teoria più sicuro di tutti gli altri. Le tristi vicende a cui il sindaco fa riferimento purtroppo si sono verificate per il mancato rispetto proprio di quelle segnalazioni che regolano l’attraversamento della strada”.
Quindi non è sufficiente che ci sia morta della gente per stabilire che quell'incrocio sia pericoloso. Anzi, a quanto pare, la gente che c'è morta è morta per il mancato rispetto della segnaletica, quindi per colpa propria. Non si considera che, se qualcuno non rispetta quella segnaletica, può uccidere. Non si considera che una svista posso essere fatale. Non si considera soprattutto che un intervento come quello richiesto da Terrenzi salverebbe certamente vite umane. Per Cesetti e Canigola, invece, i semafori sono più che sufficienti per garantire la sicurezza. In barba alle vittime e alle loro famiglie che, con queste affermazioni, hanno subito un'ulteriore mancanza di rispetto. In ogni caso, sappiamo che, con questa gente, la rotatoria non l'avremo mai.

Luca Craia