Se una malattia grave non la curi, non guarisce da sola. Il centro storico
di Montegranaro è gravemente malato, da anni, e finora si è finto di curarlo, gli
hanno somministrato dei placebo, oppure se ne sono infischiati del tutto. Il
risultato è che la malattia degenera sempre di più, a volte in maniera poco
percettibile a chi non lo conosce, non lo frequenta, a volte con problemi
talmente evidenti da non poter essere ignorati.
C’è uno stabile, in via Castelfidardo, che rischia di cadere in strada,
sopra a chi passa e sopra le case circostanti, da molto tempo. Il proprietario
ha fatto del suo meglio per metterlo in sicurezza, ma non basta. E nessuno lo
aiuta, nonostante ci siano tanti modi di aiutarlo. Il risultato è che, ancora
una volta, questo edificio dà problemi: cade del materiale in strada e la
situazione è pericolosa, tanto pericolosa da indurre il Comune a chiudere la
strada sia ai pedoni che alle auto.
Ma non è chiudendo le strade che si risolvono i problemi, anzi, così li si
acuiscono. E si aumentano i disagi per i residenti che, alla fine, se ne andranno
tutti, si arrenderanno, loro che sono gli ultimi custodi, gli ultimi a tenere
in vita il vecchio malato. Il Comune, in particolare questa ultima
amministrazione, che poi è la prosecuzione delle precedente, ha parlato molto e
fatto niente. Progetti spariti, nonostante fossero stati pagati coi soldi della
collettività, e un sacco di chiacchiere buttate al vento. Ora le deleghe ce l’ha
un tale che, pochi anni fa, tuonava contro l’amministrazione comunale e ora si
è scordato tutto.
Intanto cadono pezzi di casa, i piccioni asfissiano e ammorbano i
residenti, e per il risolvere il tutto si chiudono le strade.
Luca Craia