martedì 23 giugno 2020

Certificazione CETS – approvata la mozione del Capogruppo della Lega Sandro Zaffiri per il sostegno alle aree protette delle Marche


Comunicato integrale

Sono finalmente approdate nella seduta  del  consiglio regionale di oggi sia la mozione che l'interrogazione  sul mancato rinnovo della certificazione CETS – Carta Europea per il Turismo Sostenibile - ai nostri Parchi regionali  che il Capogruppo della Lega Sandro Zaffiri aveva presentato nel dicembre scorso.
L'amara sorpresa aveva indotto l'esponente del Carroccio a chiedere chiarimenti alla giunta regionale, anche in virtù del fatto che nel 2013 questa certificazione era stata conferita a 19 Parchi appartenenti a 7 Nazioni diverse, di cui ben cinque nelle Marche: Gola della Rossa e Frasassi, Conero, Sasso Simone e Simoncello, San Bartolo, Monti Sibillini.
Un triste primato quello che ha visto le Marche passare da unica regione italiana con tutti i propri parchi certificati, a zero – commenta Zaffiri – unendosi alle preoccupazioni che erano state manifestate sia da alcune Associazioni ambientaliste che dal Sindaco di Genga,  sul cui territorio insiste per il 70% della sua estensione il Parco Gola della Rossa e Frasassi.
Oltre alle risposte fornite dall'Assessore competente in materia all'interrogazione è stata approvata la mozione con la quale il Capogruppo Zaffiri chiedeva di sostenere, attraverso azioni mirate ed adeguati finanziamenti, le aree protette del nostro territorio anche al fine di riottenere la certificazione CETS.
Un grande risultato quello raggiunto oggi dalla Lega visto che la CETS è uno strumento metodologico ed una certificazione che permette una migliore gestione delle aree protette per lo sviluppo del turismo sostenibile che ha assunto in Italia una grandissima importanza ed è considerata uno strumento utile per la governance delle aree protette.
Oggi si è finalmente intravista un'apertura da parte della maggioranza verso una delle tante valide  proposte presentate dalla Lega nel corso di questa legislatura - conclude Sandro Zaffiri - forse perchè qualcuno si è finalmente liberato dai tutti quei lacci e lacciuoli  che impedivano di poter accogliere le iniziative delle minorenze nonostante la loro bontà.

Sandro Zaffiri