lunedì 4 maggio 2020

La Calabria prova a rialzarsi, Conte le mette i piedi in testa.


La Calabria ha zero contagi. Forte di questa situazione, il Presidente, Jole Santarelli, per non pregiudicare ulteriormente l’economia locale, ha deciso di concedere, in anticipo rispetto ai tempi indicati dal Governo, la riapertura dei ristoranti, solo all’aperto e con le dovute precauzioni. E i Governo si è arrabbiato. Il Ministro Boccia boccia l’idea della Santarelli e, addirittura, la diffida, minacciando il ricorso al TAR. "Mi auguro che la presidente Santelli segua le regole, quelle che disciplinano la vita nelle istituzioni. Lei le conosce bene e sa che quell'atto è illegittimo. Nelle ultime due videoconferenze non si è presentata, nemmeno confrontata e questo non va bene. Io l'ho chiamata perché ci conosciamo da anni, ha ancora tempo per ritirare l'ordinanza". Minaccioso a dir poco.
Questa è la doppia logica di questo Governo, che è lo stesso Governo che ha fatto riaprire le scuole nelle Marche quando Ceriscioli, in un guizzo di orgoglio e buon senso che sembravano non appartenergli, visti i pregressi, chiuse le scuole di sua iniziativa anticipando quelli che poi sarebbero stati, da lì a poco, i provvedimenti dello stesso Conte. In quel caso, Il Governo peccò di leggerezza, adesso probabilmente pecca del contrario. Ma non è questo il punto: il punto è il modo imperioso di imporre la volontà dell’esecutivo, mostrando i muscoli. Ma, del resto, un Governo che ha messo nel cassetto il Parlamento e fatto cartastraccia della Costituzione, non ha problemi a sbeffeggiare una Regione.

Luca Craia