lunedì 4 maggio 2020

Antenne sul campanone. Ampia discussione social a Montegranaro. Lucentini e Gismondi accendono le polveri.


Torna a far discutere, a Montegranaro, l’installazione da parte del Comune di un gruppo di antenne sulla cuspide della torre dell’Annunziata, manufatto antico, databile intorno all’anno 1000, simbolo della città e recentemente restaurato e reso fruibile ai turisti. La comparsa delle antenne era stata segnalata dalla pagina Facebook de L’Ape Ronza il 19 aprile scorso. Il 24 aprile il Comune finalmente dava un qualche tipo di spiegazione, adducendo a motivo del posizionamento delle apparecchiature la necessità di aumentare la connettività dei dipendenti rimasti a casa in smartworking, motivazione, invero, un po’ raffazzonata, né suffragata da alcun atto pubblico di cui, al momento, non c’è traccia.
A soffiare sul fuoco è stato Mauro Lucentini che, nel secondo video di “pillole” per consigliare l’Amministrazione Comunale, criticava la decisione di usare la torre come supporto per le antenne e ne auspicava una rapida rimozione. A rincarare la dose arrivava ieri il consigliere ed ex Sindaco di Montegranaro, Gastone Gismondi il quale, sul suo profilo Facebook, si spingeva oltre e chiedeva come mai l’associazione Città Vecchia non si fosse ancora espressa, pur essendo stata la principale finanziatrice dell’ultimo restauro della torre. Gismondi si chiedeva anche che fine avesse fatto il piano antenne, tanto sbandierato ma mai attuato. Ma, soprattutto, andava diretto all’attacco del Capogruppo di maggioranza, Andrea Franceschetti, detentore anche delle deleghe per il centro storico ed ex Presidente dell’associazione Città Vecchia.
Città Vecchia, dal canto suo, finalmente prendeva atto della situazione e pubblicava una nota piuttosto blanda con la quale si avallava quanto già comunicato dal Comune, muovendo finalmente qualche preoccupazione per la salute dei residenti del centro storico circa le eventuali emissioni. Mi sarei aspettato una presa di posizione più critica. Anche Arkeo, associazione che si occupa di beni culturali e della loro tutela, pubblicava una nota in cui la decisione dell’installazione sulla torre veniva criticata, auspicando una rapida rimozione delle antenne e che in futuro ci sia maggior sensibilità e buon senso. Manca ancora la voce dell’Archeoclub che, tra l’altro, esprime anche l’assessore alla cultura, anch’ella, al momento, silente.

Luca Craia