Mentre a Montegranaro
si discute l’opportunità di annullare l’edizione del 2020 del Veregra Street
Festival, anche su suggerimento della Minoranza Consiliare, sia per evitare il
rischio derivante da assembramenti che per destinare le somme risparmiate alle
famiglie messe in difficoltà dall’epidemia, sulla pagina Facebook dell’evento
appare un’immagine, senza alcuna spiegazione, che indica come data dell’evento
il 10 settembre, fino al 13 settembre. Sulla pagina del Comune, invece, non
compare nulla, e non risultano al momento atti ufficiali della Giunta che
attestino la decisione presa.
Faccio due
considerazioni: chi ci dice che a settembre l’emergenza sia finita, o che non
ci siano più rischi derivanti dall’assembramento? Non sono un virologo ma,
dalle informazioni che si leggono e dalle stesse parole del Presidente del
Consiglio, dovremmo aspettarci tempi lunghi per dirci finalmente al sicuro, per
cui la decisione mi pare un tantino azzardata. Ho
sentito al telefono Giuseppe Nuciari che mi ha assicurato che, se non
ci saranno le condizioni, il festival non si farà, e che saranno prese
tutte le precauzioni anche come distanziamento sociale, ma rimango perplesso. Il punto, però, è che, in questo
modo, le somme destinate al festival rimangono destinate al festival, anche se
poi si dovesse decidere di annullarlo sulla base dei riscontri reali. E questo
impedirebbe di utilizzarle per iniziative sociali a sostegno della popolazione.
L’altra
considerazione è politica: chi ha deciso lo spostamento? Perché il Comune non
ne parla ufficialmente? Perché non si legge una delibera, un atto di indirizzo
dell’Amministrazione Comunale? Perché, nella decisione, non sono state coinvolte
le forze politiche e sociali?
Personalmente
credo che, se si annullano le olimpiadi, previste per agosto, potremmo anche
sopravvivere all’annullamento di Veregra Street, per un anno, per la sicurezza
comune e per la solidarietà sociale. Si vede che, chi decide a Montegranaro, chiunque
egli sia, la pensa diversamente.
Luca
Craia