C’è stata una
mezza sommossa, almeno a livello social, all’annuncio che domani si terrà un
mercatino di prodotti alimentari davanti alla pescheria. A infuriarsi, oltre a
normali cittadini che, ligi alla regola, fanno vita da reclusi da quasi un mese
per poter uscire da questa situazione e vedono in questo modo vanificare i
propri sacrifici, ci sono i commercianti stanziali, costretti a chiudere e che
vedono allungarsi i tempi di fermo a causa di queste decisioni incomprensibili.
Ma non si possono
dare colpe al Sindaco, visto che è la nota circolare del Ministero degli
Interni a spiegare che questo tipo di vendite non sono vietate, a patto che si
rispettino determinati requisiti igienici e di distanziamento sociale. È una cosa
assolutamente assurda, ma non è sorprendente, visto che lo stesso Ministero
aveva spiegato che si poteva andare in giro coi bambini, per poi metterci una
pezza peggiore del buco precisando che i bambini si possono portare solo al
lavoro o al supermercato.
Mentre si chiedono
giusti sacrifici agli Italiani che, tra l’altro, stanno accogliendoli nella
stragrande maggioranza con grande senso di responsabilità, al fine di tornare
quanto prima a una condizione di vita normale, ecco che è lo stesso Governo ad
autorizzare iniziative che vanno in tutt’altra direzione. Dire che tutto questo
è folle è un eufemismo.
Luca
Craia