domenica 26 aprile 2020

Le regole e i fessi che le rispettano


Nessuno è e può essere al di sopra della legge. Non può esserlo il Re, il Capo di Stato, il Sindaco, il rappresentante di valori condivisi. Nello Stato di diritto questo è uno di fondamenti.
Quello che è accaduto ieri per le celebrazioni del giorno della Liberazione Nazionale è grave. Lo è perché si è data la sensazione che ci sia chi deve rispettare le regole e chi può infrangerle. Intendiamoci: non è vero che certi assembramenti siano stati consentiti. Le forze dell'ordine hanno fatto il loro dovere, disperdendo le piccole manifestazioni organizzate in diversi luoghi e identificandone i responsabili che presumibilmente subiranno le conseguenze legali del loro operato. Ma quando sono un sindaco o il rappresentante di un'associazione importante e rispettabile come l'ANPI a infrangere la regola, la gravità è evidente.
Sono il primo a ritenere giusto allargare le maglie delle blocco alle libertà personali resosi necessario per combattere l'epidemia. Ma non lo possono decidere il sindaco o il rappresentante dell'ANPI. C'è una norma e va a rispettata da tutti. Nessuno ha la patente istituzionale o morale per non rispettare le regole come le deve rispettare ogni singolo cittadino. Purtroppo, come spesso accade, i fessi rispettalo la regola e i furbi o i potenti no.

Luca Craia