domenica 26 aprile 2020

CORONAVIRUS, ACQUAROLI (FDI): APPROVATO ORDINE DEL GIORNO PER INTERVENTI DI SOSTEGNO AL REDDITO PER I PESCATORI MARITTIMI COSTRETTI A TERRA. IL GOVERNO DIA SEGUITO CON AZIONI CONCRETE

Comunicato integrale 

È stato accolto l’ordine del giorno che ho presentato alla Camera affinché si preveda un sostegno al reddito per i marittimi costretti a fermare l’attività di pesca e si liquidi il fermo pesca del 2018 e del 2019. Ora spetta al Governo essere conseguente e provvedere a mantenere l’impegno: noi di Fratelli d’Italia vigileremo perché la volontà dimostrata con l’approvazione dell’odg si trasformi in atti concreti nei prossimi provvedimenti a favore dei tanti lavoratori costretti a sospendere la pesca marittima. Infatti, le misure per il contenimento e il distanziamento sociale introdotte per contrastare il contagio epidemico del Coronavirus hanno determinato l’impossibilità per molti pescatori di garantire la distanza minima  di un metro a bordo delle imbarcazioni. Di conseguenza tante attività di pesca si sono trovate costrette ad interrompere il proprio lavoro, sebbene ricadenti nei servizi essenziali di approvvigionamento alimentare; uno stop non imputabile alla volontà dell’armatore, ma piuttosto necessario per la tutela e la salvaguardia della salute pubblica, che però ha causato inevitabili conseguenze negative in un settore già fortemente gravato dalla chiusura di ristoranti e alberghi e dal blocco del turismo. Occorre garantire un sostegno economico ai marittimi costretti ad interrompere il proprio lavoro in questa fase, anche con la liquidazione del fermo pesca per le annualità 2018 e 2019. Per questo ho voluto impegnare il Governo a valutare l’introduzione di strumenti di sostegno al reddito per i lavoratori dipendenti da imprese adibite alla pesca marittima, compresi i soci lavoratori delle cooperative della piccola pesca, utilizzando il Fondo istituito con l’articolo 78 del decreto Liquidità che prevede anche il sostegno per le imprese del settore della pesca e dell’acquacoltura che hanno dovuto sospendere l’attività.

Francesco Acquaroli