mercoledì 15 aprile 2020

Berlusconi e il MES. Caro Conte, se serve io sto qua.



Berlusconi è favorevole al MES. Nel ricordare come è nato il meccanismo europeo di stabilità, il leader di Forza Italia ristabilisce la verità, rimettendo a posto Conte e le bugie sue e dei suoi discepoli, ma lancia un segnale preciso alla maggioranza: se serve io ci sono. Vediamo cosa ha detto l’uomo più plasticoso del panorama politico italiano: "Fu il governo di centro-destra che avevo l'onore di guidare nel 2011 a trattare il Meccanismo Europeo di Stabilità, il cosiddetto MES. Questa è semplice verità storica, ma la verità storica va detta tutta. Occorre aggiungere che quel MES, firmato da noi, era diverso dal MES che il governo Monti portò a ratifica in Parlamento nel 2012, ma soprattutto - questo è l'aspetto determinante - venne negoziato nel quadro di un accordo politico per noi assolutamente positivo perchè comprendeva anche gli Eurobond. Successivamente la parte che riguardava i titoli di debito europei venne lasciata cadere, e rimase in piedi il solo MES". Un concetto semplice da capire, sempre che si sia in grado di capire.
Però, poi, Berlusconi va oltre, e si dice favorevole all’utilizzo del MES: "il MES non va demonizzato. Non c’è nulla di sbagliato, in linea di principio, nel fatto che i paesi ad economia più solida chiedano garanzie rafforzate per finanziare paesi più a rischio. La cosa sbagliata è che queste garanzie si trasformino in uno strangolamento dell'economia di una nazione già in sofferenza e addirittura in un esproprio della sua sovranità nazionale. Il problema però questa volta non si pone, perchè - almeno per quanto riguarda la spesa in ambito sanitario - possiamo accedere ai fondi del MES senza condizioni, fino al 2% del PIL. E' troppo poco? Certamente sarebbe troppo poco, se ci fosse solo questo. Ma è comunque qualcosa, sono 36 miliardi circa, a tassi inferiori a quelli di mercato, che sarebbe assurdo non utilizzare".
E non ha tutti i torti, ma neanche tutte le ragioni. Perché, al di là degli aiuti per la sanità, che ben vengano, ora servono anche aiuti all’economia, e ne servono di sostanziosi. E questi, con il MES ci costerebbero carissimi, ci ammazzerebbero, e mi rifiuto di credere che Berlusconi questo non lo capisca. Allora perché questa uscita salva-Conte? A me pare un modo per dire “io ci sono, se serve”. E potrebbe servire, perché Renzi è sempre più irrequieto, scalpita, la maggioranza gli va stretta. Aveva fatto dei conti, Renzi, che non hanno portato paro. Ora ha bisogno di rilanciarsi elettoralmente e stare in questo governo non sta pagando. Qualora dovesse uscire e far mancare il suo appoggio, forse Conte potrà contare su quello del Cavaliere. E intanto il centro destra si spacca. 

Luca Craia