venerdì 17 aprile 2020

Addio a Luci, maestra e donna preziosa.


Quando un’insegnante ci lascia, è un pezzo di storia della nostra comunità che scrive la parola fine. Finisce la storia, ma non quello che c’è scritto, la pagina che la contiene, piena di insegnamenti, di ricordi, di cose buone. In questi giorni strani, confusi, surreali, le notizie circolano lente, anche quelle brutte, e la notizia che Luci ci ha lasciati il giorno di Pasqua mi è giunta tardi, giorni dopo, e quasi per caso. Ma mi ha fatto male lo stesso.
La maestra Luciana, Luci, come la conoscevamo tutti, ha insegnato per anni a generazioni di Montegranaresi. Quando ero alle elementari, era nell’aula di fianco alla mia e a quella del maestro Virgili, anche lui scomparso di recente. Erano molto legati, i tre insegnanti: Lina, la mia maestra amatissima, Virgilio e Luci, collaboravano molto, per cui è come se un po’ Luci sia stata anche la mia maestra. Poi, negli anni, l’ho conosciuta anche fuori dalla scuola, specie nel periodo in cui avevo la mia attività ubicata sotto il palazzo dove lei e la sua famiglia risiedevano.
Luci era una bella persona, non serve che lo dica io, lo sanno tutti quelli che l’hanno incontrata. Era una donna dotata di quella ferma gentilezza e di quella forte dolcezza che solo certi insegnanti posseggono, e che fanno di loro maestri di vita, non soltanto di scuola. La saluto con mestizia, nostalgia ma anche con gratitudine, per quello che è stata e per quello che ha lasciato nei suoi allievi e in quelli che hanno avuto la fortuna di conoscerla. Un abbraccio a Lorenzo, mio vecchio amico.


Luca Craia