Quando
un’insegnante ci lascia, è un pezzo di storia della nostra comunità che scrive
la parola fine. Finisce la storia, ma non quello che c’è scritto, la pagina che
la contiene, piena di insegnamenti, di ricordi, di cose buone. In questi giorni
strani, confusi, surreali, le notizie circolano lente, anche quelle brutte, e
la notizia che Luci ci ha lasciati il giorno di Pasqua mi è giunta tardi, giorni
dopo, e quasi per caso. Ma mi ha fatto male lo stesso.
La
maestra Luciana, Luci, come la conoscevamo tutti, ha insegnato per anni a generazioni di
Montegranaresi. Quando ero alle elementari, era nell’aula di fianco alla mia e
a quella del maestro Virgili, anche lui scomparso di recente. Erano molto
legati, i tre insegnanti: Lina, la mia maestra amatissima, Virgilio e Luci,
collaboravano molto, per cui è come se un po’ Luci sia stata anche la mia
maestra. Poi, negli anni, l’ho conosciuta anche fuori dalla scuola, specie nel
periodo in cui avevo la mia attività ubicata sotto il palazzo dove lei e la sua
famiglia risiedevano.
Luci
era una bella persona, non serve che lo dica io, lo sanno tutti quelli che l’hanno
incontrata. Era una donna dotata di quella ferma gentilezza e di quella forte
dolcezza che solo certi insegnanti posseggono, e che fanno di loro maestri di
vita, non soltanto di scuola. La saluto con mestizia, nostalgia ma anche con
gratitudine, per quello che è stata e per quello che ha lasciato nei suoi
allievi e in quelli che hanno avuto la fortuna di conoscerla. Un abbraccio a
Lorenzo, mio vecchio amico.
Luca
Craia