Gente che vorrebbe
pattuglie ai confini del paese per evitare che quelli del paese confinante
(distante 0,5 metri, è tutto attaccato) vengano a fare spesa nel proprio. Gente
appollaiata alla finestra a controllare se il vicino esce e quante volte esce.
Il tutto buttato su Facebook, a volte addirittura con corredo fotografico, in
una moderna delazione che ricorda tantissimo il clima di Berlino Est negli anni
’70. Tutti poliziotti, tutti tutori dell’ordine, salvo poi utilizzare le
segnalazioni per sfogare rabbia, frustrazione quando non risentimenti
personali.
La cattiveria sta
montando e, francamente, mi sta spaventando più del virus stesso. Dobbiamo
stare attenti, perché se sbricioliamo i rapporti sociali in questo modo inutile
e barbaro, quando tutto tornerà alla normalità li ritroveremo sbriciolati, e il
danno è grosso, molto più grosso di quanto possiamo immaginare. Inviterei tutti
a riflettere e, utilizzando un’immagine evangelica, a pensare alla trave nel
proprio occhio piuttosto che alla pagliuzza nell’occhio del vicino.
Luca
Craia