Comunicato integrale
"In un periodo di grandi difficoltà economiche
per i cittadini il governo venga incontro ai titolari delle attività
commerciali e turistiche affrontando la questione degli affitti. Il mondo
produttivo rischia di pagare un conto salato al termine di questa grande
emergenza. L’allarme viene anche dalla pesca. È necessario intervenire
urgentemente sulla sicurezza dei pescatori, che continuano ad uscire in mare
anche se sui pescherecci è impossibile mantenere le distanze di sicurezza
durante il lavoro e quindi, rispettare le norme anti Covid19. Il timore dei
pescatori di essere contagiati è molto sentito, perché secondo la normativa
vigente la responsabilità del rispetto delle distanze tra i pescatori sul
peschereccio è del comandante e dell'armatore, ma questi non si trovano nelle
condizioni di farle rispettare , e neanche le forze dell'ordine sono in grado di
effettuare questi controlli. Perciò l'unica soluzione è evitare le uscite dei
pescherecci in mare e chiedere l'immediata liquidazione del fermo pesca del
2018. Inoltre, nel decreto 'Cura Italia', fa rumore la somma di 600 euro una
tantum prevista per i lavoratori autonomi, non solo per l'importo ma anche
perché non sarà indirizzata a tutti ma solo a coloro che hanno una gestione
pensionistica Inps. Sui lavoratori autonomi il governo fa figli e figliastri”.
Francesco
Acquaroli - FdI - membro della
commissione Attività Produttive
Andrea
De Carlo - vicesegretario della commissione Agricoltura e Pesca e responsabile
Made in Italy di Fratelli d'Italia.