martedì 17 marzo 2020

Dobbiamo tornare a essere i più grandi. Tutto questo ci insegni da dove ripartire.


Noi siamo il Paese di Dante Alighieri, di Leonardo da Vinci, di Cristoforo Colombo. La nostra è la terra da cui sono partiti i civilizzatori del mondo. La nostra cultura è stata un faro per l’umanità. Il genio italiano ha donato alle nazioni i fondamenti del progresso scientifico e tecnico. Il nostro Paese è indubbiamente il più bello d’Europa, forse del mondo. Il nostro estro ci ha portati a primeggiare nei mercati del bello. Noi siamo l’Italia.
L’Italia era, fino a pochi, pochissimi anni fa, la settima potenza industriale al mondo. La nostra Nazione era fondamentale nel quadro geopolitico mondiale, e non solo per la posizione strategica, ma anche e soprattutto per il peso e il rispetto politico internazionale. Fino a pochi, pochissimi anni fa eravamo un Paese dinamico, industrialmente fortissimo, economicamente florido. Il Popolo Italiano aveva grandi sogni, grandi prospettive. Poi si è rotto qualcosa.
Da quando si è rotto quel qualcosa, siamo andati in picchiata, lungo un dirupo che sembrava non finire mai. Forse, ora, in questo momento, stiamo arrivando in fondo, alla fine del precipizio. Ci stiamo schiantando. Non finiremo così, ma ci faremo male. Ma da qui, da questo fondo e dai rottami del nostro Paese, dobbiamo e possiamo ripartire. Sono stati commessi errori gravissimi, errori che ci hanno spinto in questo burrone. È il momento di riconoscerli, non tanto per dietrologia, vendetta, rivalsa, quanto per capire da dove prendere la spinta per risalire, dove non sbagliare più, dove andare a correggere.
Abbiamo le qualità e la forza per risalire, per tornare a essere grandi, i più grandi. E, quando usciremo da questo ennesimo disastro che non è una disgrazia, ma l’ennesimo macroscopico errore, avremo la possibilità ma anche il dovere sacrosanto di ricominciare e puntare in alto. E molto in alto possiamo andare, perché questa è l’Italia, il Paese più bello del mondo. Noi siamo gli Italiani, i migliori.

Luca Craia