Ho il
vizio di credere nella fondamentale bontà del genere umano. Sarà perché sono
cresciuto con determinati valori, sarà perché mi sono circondato di gente che
me li ricorda costantemente, sarà perché ogni batosta che ho preso mi ha deluso
ma l’ho sempre considerata un’eccezione alla regola, continuo a credere che
nell’uomo ci sia del buono. Ed è per questa mia fiducia nel genere umano che,
anche di fronte alle immagini della gente che scappava da Milano e dalla
Lombardia, ho voluto cercare delle motivazioni, mi sono rifiutato di credere
che fosse solo egoismo.
Continuo a pensare che molta di quella gente
fossero studenti che rientravano a casa, mariti che tornavano dalle mogli,
padri che tornavano dai figli. Ma in mezzo a loro ci sono anche persone che
sono semplicemente andate via per paura, per irrazionalità, per stupidità e,
soprattutto, per egoismo. Bisogna ammettere, purtroppo, che in Italia siamo
privi di senso civico, di rispetto per gli altri e di senso di responsabilità.
E, in assenza di regole, di imposizioni, di sanzioni, siamo capaci di quasi
ogni cosa, ovviamente fatte le dovute eccezioni. Ed è proprio per l’ennesima
mancanza da parte di chi ci governa, per l’ennesima assenza di decisioni ferme,
la gente ha potuto mettere in scena una delle più brutte rappresentazioni di
questo nostro Paese che si siano mai viste.
Confesso che sono spaventato. Mi spaventa
l’irrazionalità che sta prendendo il sopravvento. Assisto attonito alla paura
che sta prendendo il controllo delle menti, a comportamenti assurdi, egoistici,
incuranti delle conseguenze. C’è la raccomandazione di non ammassarsi, ma i
nostri giovani hanno passato l’ultimo fine settimana stipati in locali. La fuga
da Milano è solo la massima espressione di un comportamento animalesco che
indica una degenerazione in atto.
Si
vede anche dai social, ricettacolo, nel bene e nel male, di tutta la nostra
umanità del ventunesimo secolo: gente incarognita pronta a sbranarti per una
parola, incapacità di confronto, ragionamenti pazzeschi ma, soprattutto, tanta
violenza verbale che può metterci un attimo a diventare fisica.
E
mancano le regole, quelle regole, in assenza delle quali, l’uomo e, in
particolare, l’Italiano diventa simile alla bestia. Chi ci governa è in
confusione, oppure vuole generare confusione. E tutto questo è molto
pericoloso. Spero che quell’umanità in cui credo ancora sia prevalente,
altrimenti c’è davvero da avere paura, e non solo del virus.
Luca
Craia