Comunicato
integrale
"Nella
serata di ieri è trapelata la bozza del decreto con le nuove disposizioni per
il Covid-19. Misure molto importanti per la popolazione, che mi risultano anche
non essere state pienamente condivise con le Regioni. Ora le polemiche non
servono perché bisogna restare uniti, ma il Governo centrale e quelli regionali
devono coordinarsi perché abbiamo già sprecato troppo tempo. Invece il Governo
chiede coesione ma non rispetta le Istituzioni locali e, anzi, a volte sembra
addirittura ostacolarle.
Dopo la
fuga di notizie di ieri, ci raccontano della stazione centrale di Milano presa
d’assalto da centinaia di persone per rientrare al centro-sud. Se a gennaio e
febbraio si è sottovalutata la situazione, tacciando per allarmisti e razzisti
coloro che chiedevano controlli più ferrei e quarantena per chi arrivasse dalle
zone a rischio contagio, oppure definendo il Coronavirus una normale influenza
che non avrebbe potuto mettere in crisi il nostro sistema sanitario, tanto che
qualcuno è andato addirittura nei ristoranti cinesi per esprimere solidarietà e
vicinanza contro le “paure” degli italiani razzisti, oggi ci troviamo ad
arginare la diffusione di un virus che rischia davvero di mettere in crisi il
sistema sanitario nazionale.
Alla
superficialità e all’ipocrisia dei mesi di gennaio e febbraio, sono seguite le
incertezze e la confusione di queste settimane, durante le quali abbiamo
dimostrato e mostrato il livello di adeguatezza di una classe dirigente che non
riesce a maturare neanche davanti ad una situazione così delicata. Unione
e coesione devono fare il paio con certezza, chiarezza e condivisione delle
norme, altrimenti si rivelano essere solo espressione di supponenza e
presunzione. L'Italia è una grande Nazione, ce la potremo fare se saremo uniti,
coesi e veloci nelle risposte ai bisogni dei cittadini, delle famiglie e delle
imprese".