Comunicato integrale
"Apprendiamo in queste ore della decisione di
riconvertire un ospedale per ciascuna delle cinque province marchigiane in un
polo unico di riferimento per il Coronavirus. Per la provincia di Macerata, è
stato scelto l’ospedale di Camerino e già nel pomeriggio di oggi, domenica 8
marzo, sono stati evacuati molti pazienti e trasportati in altri ospedali per
liberare spazio e attrezzare i reparti. Nell’attesa di conoscere con chiarezza
le motivazioni che hanno condotto a questa scelta, sicuramente dettata dalla
necessità di avere un punto di riferimento per la cura dei pazienti contagiati,
non posso non porre l’attenzione sul fatto che quello di Camerino rappresenta
oggi l’ospedale punto di riferimento non solo per una città universitaria,
sulla quale si è sempre posta l’attenzione, sia per l’intera zona montana che
già vive le drammatiche conseguenze del terremoto ed è abitata da una
popolazione in gran parte anziana. Mi faccio portavoce delle preoccupazioni
espresse dal territorio, dai tanti cittadini, dagli operatori sanitari e dai
sindaci, non solo per la momentanea riconversione dell’ospedale, ma anche e
soprattutto all’eventualità che questa operazione potrebbe portare a quella
chiusura che è stata scongiurata più volte. Chiedo quindi alla giunta regionale
che nel prendere questa decisione per l’ospedale di Camerino dia
contemporaneamente delle reali garanzie per il futuro della struttura, mettendo
nero su bianco che una volta terminata l’emergenza, i reparti che oggi vengono
fermati e spostati, riprendano la normale attività e che anzi si preveda fin da
ora la possibilità di un potenziamento. Non possiamo dimenticare infatti che la
zona dell’entroterra, che oggi viene caricata di un ulteriore aggravio, stia
lottando da tre anni con il terremoto e l’incertezza per il futuro".
Elena Leonardi
Capogruppo
Fratelli d'Italia Consiglio Regionale delle Marche