venerdì 13 marzo 2020

CORONAVIRUS, CONSEGNA RACCOMANDATE E PACCHI DA POSTE ITALIANE. ELENA LEONARDI (FDI): SI RIVEDANO LE DIRETTIVE PER NON COSTRINGERE LE PERSONE AD USCIRE DI CASA


Comunicato integrale

Tra tutte le giuste disposizioni restrittive che le aziende hanno deciso di mettere in campo per fronteggiare il contagio da Covid19, c’è una situazione un po’ paradossale che sta creando non pochi problemi a molti cittadini relativa alla consegna di Raccomandate e Pacchi da parte di Poste Italiane. “Ho ricevuto molte segnalazioni in questi ultimi due giorni – racconta il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Elena Leonardi – si sta verificando questa situazione. Il portalettere, nel momento di consegna di una raccomandata o di un pacco, quando il destinatario è presente in casa, ha disposizione di non lasciare la posta ma solo di “informare” i destinatari attraverso il rilascio del tagliandino con l’avviso di giacenza, invitando dunque le persone a recarsi all’ufficio postale a ritirare la raccomandata o il pacco che sarà stato nel frattempo depositato. Dunque i portalettere fanno lo stesso il giro per consegnare la posta ma creano un disservizio dal momento che, pur trovando a casa i destinatari di raccomandate o pacchi, si comportano come se questi non ci fossero, costringendo le persone ad uscire per recarsi all’ufficio postale per ritirare le giacenze, e quindi creando un movimento che oggi non appare opportuno e un via vai negli uffici postali che potrebbe essere evitato. Questo non accade per esempio con i Corrieri, che rispettando tutte le dovute distanze di sicurezza e misure igieniche lasciano i pacchi ai rispettivi destinatari. Per questo chiedo a chi di competenze di rivedere queste disposizioni. Costringere oggi molte persone ad uscire per recarsi alle Poste quando con poche accortezze, esattamente come si lascia il tagliando di giacenza può essere lasciata la raccomandata, non è rispettoso delle misure restrittive e delle regole a cui i cittadini per primi devono sottostare. Allo stesso modo, non si chiede ai portalettere di lavorare in condizioni non sicure e non igieniche, ma di trovare una soluzione che possa venire incontro a tutte le esigenze lavorative ed evitare alle persone di uscire di casa”, conclude il capogruppo Fdi, Elena Leonardi.