Come la Giornata
della Memoria scatena gli istinti più beceri e l’idiozia più recondita dei negazionisti
filonazisti, quella del Ricordo fa lo stesso effetto ma dall’altra parte della
barricata, tanto per dimostrare inequivocabilmente che gli imbecilli non hanno
bandiera. Ma non ci sono solo gli imbecilli, ci sono anche quelli intelligenti
che, comunque, preferiscono negare la storia piuttosto che ammettere gli errori
della propria parte politica, come se questo potesse in qualche modo
danneggiarla nel presente, anche qui dando dimostrazione che, pur cambiando le
facce, i nomi e i simboli, i pensieri che mossero i totalitarismi più
truculenti sono ancora vivi e vegeti, ribadisco, da una parte e dall’altra. In
mezzo c’è il grosso della gente, che un po’ si informa malissimo grazie a
questo più o meno consce manipolazioni della storia, un po’ di stomaca della
politica e pensa ad altro.
Ho visto in giro posto che inneggiano a
Tito come se fosse un grande eroe, ho visto post che affermano che le foibe non
sono mai esistite. Ho visto pagine che accusano di partigianeria politica chi
ha preso iniziative per il Giorno del Ricordo, portando a motivazione di quanto
affermato una serie di documentazioni, quelle sì di parte o del tutto
inattendibili. Ma quella è la verità, quella universalmente accettata, no.
C’è una pagina Facebook locale che
spesse volte ha attinto dai miei contenuti per farsene beffa. Ovviamente l’autore
o gli autori sono ben nascosti dall’anonimato, in modo di evitare con cura di
prendersi la responsabilità di quanto si afferma e, così facendo, mette alla
berlina non solo me ma un bel po’ di personaggi più o meno pubblici che si
occupano di politica a livello locale. E qui ho assistito a un bel battibecco
tra l’autore mascherato della pagina e il vicesindaco di Montegranaro, proprio
sull’argomento foibe. E questa volta mi trovo a dare appoggio al vicesindaco, nonché
al Sindaco stesso di Montegranaro che è stato accusato di partigianeria per
aver organizzato una bella manifestazione per raccontare quanto accaduto ai giovani
allievi delle scuole di Montegranaro. Mi metto dalla loro parte perché, quando
ad accusare è un uomo vigliaccamente mascherato, le accuse non vanno neanche
prese in considerazione. Quando poi le accuse sono quelle mosse dal nostro
codardino di turno, con le
argomentazioni proposte, non si può che rendersi conto della pochezza di chi
nega e vuole riscrivere una storia appena tirata fuori dall’oblio ideologico in
cui era stata chiusa a chiave. Mi meraviglia il fatto che il Sindaco di
Montegranaro, così facile alla querela anche a sproposito, in questo caso non
prenda provvedimenti.
Luca
Craia