martedì 4 febbraio 2020

A FINE LEGISLATURA ARRIVA IL NUOVO PIANO SANITARIO. APPROVAZIONE DEL PIANO SOCIOSANITARIO. LEGA CONTRARIA


Sandro Zaffiri (Lega Marche): “Un Provvedimento importante per la sanità ma non rispondente ai reali bisogni dei cittadini. La Lega esprime voto contrario.

Comunicato integrale

“Il nuovo Piano sanitario 2019/2021 rappresenta l’ennesima sconfitta della maggioranza a guida PD di questa Regione e – cosa ancor più grave – l’ennesima delusione per i marchigiani”.
Una legislatura, questa, che oltre a non aver avuto un Assessore con la delega esclusiva alla sanità, che ricordiamo ai marchigiani rappresenta l'80% del bilancio regionale, non ha neanche avuto un Piano sanitario visto che l'ultimo è scaduto da ben 6 anni e il provvedimento arrivato in aula oggi, a pochi mesi dalla fine del mandato, ha davvero il sapore di una presa in giro verso i cittadini.
Zaffiri punta il dito contro un sistema sanitario drammaticamente inefficiente che ha allungato le liste d'attesa, incentivato la mobilità passiva, chiuso gli ospedali minori, aumentato il disagio e l'insoddisfazione della popolazione con indirizzi e scelte strategiche che hanno penalizzato l'efficienza dei servizi.
Una gestione della sanità che non è stata neppure capace di valorizzare le nostre eccellenze vista anche l'emorragia di primari che in questi anni hanno scelto di lasciare la nostra regione e che sta continuando a generare malcontento sia fra i cittadini che fra il personale sanitario.
“La nostra è una convinta contrarietà ad un Piano – afferma Zaffiri – che non è assolutamente il frutto di una seria programmazione rispondente alle esigenze dei cittadini, che non contiene interventi migliorativi sui servizi al territorio, nessuna azione di potenziamento delle strutture sanitarie esistenti, tanto meno l’attesa riorganizzazione e riqualificazione del lavoro dei medici e del personale sanitario”.
“Sempre sul fronte delle opportunità, viene da chiedersi a cosa serva un Piano sanitario approvato a fine legislatura. Certamente non a migliorare i servizi nelle zone montane, dove durante il corso di questa legislatura si sono inanellate chiusure di reparti e di interi ospedali, probabilmente però ad ingraziarsi i soggetti interessati alla costruzione di quelli nuovi”.
“Non si può che dare un’unica lettura a questo Piano, cioè di uno spot elettorale che in realtà contiene un prodotto scadente e di bassa qualità…tutto ciò mentre il livello di stress del personale, medico e paramedico, è al massimo e la pazienza di chi attende una visita fissata al 2021 è giunta al termine”.
Non è di certo con l'approvazione di questo provvedimento che il Presidente Ceriscioli potrà sottrarsi al giudizio dei cittadini a cui ha chiuso Ospedali e punti nascita, tagliato servizi e creato un malcontento diffuso.
La Lega sta pensando ad un modello di sanità completamente diverso da quello attuale e anche l'emendamento presentato oggi da Zaffiri, sonoramente bocciato dalla maggioranza, va in questa direzione.
Se i cittadini nella prossima tornata elettorale ci daranno fiducia sapremo dimostrare con i fatti che si può avere una sanità migliore, così come sta già avvenendo in altre regioni governate dal centrodestra – conclude Zaffiri.


“Atto di arroganza della Giunta regionale. Provvedimento tardivo e carente in forma e contenuto. Ultima zampata di una maggioranza alla deriva”.

“Abbiamo votato contro un provvedimento che rappresenta l’ennesima testimonianza dell’arroganza al potere, atto adottato nella totale indifferenza delle istanze del personale medico sanitario, dei territori e, perfino, del Consiglio regionale”.
Il capogruppo della Lega Sandro Zaffiri, i consiglieri Mirco Carloni, Marzia Malaigia e Luigi Zura Puntaroni, bocciano senza appello il Piano sociosanitario 2019/2021.
“Un Piano definito tempo addietro dall’Esecutivo e che non è cambiato di una virgola, nonostante le tante osservazioni pervenute dal mondo della sanità e i numerosi tentativi emendativi avanzati dai consiglieri”.
“Difetti che abbracciano non soltanto lo stile e la forma, ma evidentemente anche i contenuti, una pura e semplice analisi dello stato attuale della Sanità, senza la benché minima capacità di fornire risposte e senza una visione di futuro”.
“Si tratta, per altro, di un provvedimento che giunge in abbondante ritardo rispetto alle attese e che forse sarebbe stato meglio rinviare, data l’imminenza della tornata elettorale”.
“Se questa maggioranza aveva intenzione di sferrare l’ultima zampata prima del voto, ha davvero sbagliato bersaglio, perché l’unico obiettivo che ha raggiunto è quello di creare ulteriore malcontento tra gli operatori e tra gli utenti della Sanità regionale”.
 



Sandro Zaffiri
Capogruppo Lega Consiglio Regionale delle Marche