Sandro Zaffiri (Lega Marche): “Un Provvedimento importante per la sanità
ma non rispondente ai reali bisogni dei cittadini. La Lega esprime voto
contrario.
Comunicato integrale
“Il nuovo Piano sanitario 2019/2021
rappresenta l’ennesima sconfitta della maggioranza a guida PD di questa Regione
e – cosa ancor più grave – l’ennesima delusione per i marchigiani”.
Una legislatura, questa, che oltre a
non aver avuto un Assessore con la delega esclusiva alla sanità, che ricordiamo
ai marchigiani rappresenta l'80% del bilancio regionale, non ha neanche avuto
un Piano sanitario visto che l'ultimo è scaduto da ben 6 anni e il
provvedimento arrivato in aula oggi, a pochi mesi dalla fine del mandato, ha
davvero il sapore di una presa in giro verso i cittadini.
Zaffiri punta il dito contro un sistema
sanitario drammaticamente inefficiente che ha allungato le liste d'attesa,
incentivato la mobilità passiva, chiuso gli ospedali minori, aumentato il
disagio e l'insoddisfazione della popolazione con indirizzi e scelte
strategiche che hanno penalizzato l'efficienza dei servizi.
Una gestione della sanità che non è
stata neppure capace di valorizzare le nostre eccellenze vista anche
l'emorragia di primari che in questi anni hanno scelto di lasciare la nostra
regione e che sta continuando a generare malcontento sia fra i cittadini che
fra il personale sanitario.
“La nostra è una convinta contrarietà
ad un Piano – afferma Zaffiri – che non è assolutamente il frutto di una seria
programmazione rispondente alle esigenze dei cittadini, che non contiene
interventi migliorativi sui servizi al territorio, nessuna azione di
potenziamento delle strutture sanitarie esistenti, tanto meno l’attesa
riorganizzazione e riqualificazione del lavoro dei medici e del personale
sanitario”.
“Sempre sul fronte delle opportunità,
viene da chiedersi a cosa serva un Piano sanitario approvato a fine
legislatura. Certamente non a migliorare i servizi nelle zone montane, dove
durante il corso di questa legislatura si sono inanellate chiusure di reparti e
di interi ospedali, probabilmente però ad ingraziarsi i soggetti interessati
alla costruzione di quelli nuovi”.
“Non si può che dare un’unica lettura a
questo Piano, cioè di uno spot elettorale che in realtà contiene un prodotto
scadente e di bassa qualità…tutto ciò mentre il livello di stress del
personale, medico e paramedico, è al massimo e la pazienza di chi attende una
visita fissata al 2021 è giunta al termine”.
Non è di certo con l'approvazione di
questo provvedimento che il Presidente Ceriscioli potrà sottrarsi al giudizio
dei cittadini a cui ha chiuso Ospedali e punti nascita, tagliato servizi e
creato un malcontento diffuso.
La Lega sta pensando ad un modello di
sanità completamente diverso da quello attuale e anche l'emendamento presentato
oggi da Zaffiri, sonoramente bocciato dalla maggioranza, va in questa
direzione.
Se i cittadini nella prossima tornata
elettorale ci daranno fiducia sapremo dimostrare con i fatti che si può avere
una sanità migliore, così come sta già avvenendo in altre regioni governate dal
centrodestra – conclude Zaffiri.
“Atto di arroganza della Giunta regionale. Provvedimento tardivo e carente
in forma e contenuto. Ultima zampata di una maggioranza alla deriva”.
“Abbiamo votato contro un provvedimento
che rappresenta l’ennesima testimonianza dell’arroganza al potere, atto
adottato nella totale indifferenza delle istanze del personale medico
sanitario, dei territori e, perfino, del Consiglio regionale”.
Il capogruppo della Lega Sandro
Zaffiri, i consiglieri Mirco Carloni, Marzia Malaigia e Luigi Zura Puntaroni,
bocciano senza appello il Piano sociosanitario 2019/2021.
“Un Piano definito tempo addietro
dall’Esecutivo e che non è cambiato di una virgola, nonostante le tante
osservazioni pervenute dal mondo della sanità e i numerosi tentativi emendativi
avanzati dai consiglieri”.
“Difetti che abbracciano non soltanto
lo stile e la forma, ma evidentemente anche i contenuti, una pura e semplice
analisi dello stato attuale della Sanità, senza la benché minima capacità di
fornire risposte e senza una visione di futuro”.
“Si tratta, per altro, di un
provvedimento che giunge in abbondante ritardo rispetto alle attese e che forse
sarebbe stato meglio rinviare, data l’imminenza della tornata elettorale”.
“Se questa maggioranza aveva intenzione
di sferrare l’ultima zampata prima del voto, ha davvero sbagliato bersaglio,
perché l’unico obiettivo che ha raggiunto è quello di creare ulteriore
malcontento tra gli operatori e tra gli utenti della Sanità regionale”.
Sandro Zaffiri
Capogruppo Lega Consiglio Regionale
delle Marche