Il neoeletto
Presidente del Comitato Festeggiamenti San Serafino, Sauro Basso, che
sostituisce lo storico leader del gruppo che anima la festa del Santo Patrono
di Montegranaro, Marino Stizza, subito dopo la nomina aveva espresso la volontà
di ricostituire la Proloco. La Proloco a Montegranaro ha avuto una storia
travagliata e, in pratica, si può dire che non sia mai esistita se non per
qualche sporadica apparizione e, soprattutto, nelle discussioni politiche.
Il primo tentativo
di costituirla risale al 1990, per opera del compianto Livio Botticelli, e l’ultimo
fu quello di un gruppo di giovani guidati da Jacopo Gentili. In mezzo una
sequenza di tentativi di coordinare il mondo delle associazioni, tutti andati
più o meno a vuoto.
I motivi sono da
ricercare sia nella complessità dell’associazionismo montegranarese,
vivacissimo e denso di realtà piccole ma attive che difficilmente si fanno
governare da terzi, sia nelle continue ingerenze della politica. E fu proprio
la politica, nella fattispecie il tentativo di controllare l’ultima proloco da
parte della prima Giunta Mancini, che mandò a vuoto anche l’esperienza più
significativa.
Ora ci riprova Sauro
Basso, indicendo un’assemblea pubblica per il 24 gennaio prossimo, e invitando
a partecipare tutte le associazioni attive e tutte le “persone di buona volontà”.
Per sapere come intende muoversi Basso ci sarà da attendere questo incontro, e
sono molte le cose che sarà interessante scoprire, prima fra tutte quale sarà
il ruolo del Comitato Festeggiamenti, se si intende trasformarlo direttamente
nella Proloco o se rimarrà una delle tante associazioni che vi confluiranno. Ci
sarà anche da capire cosa vuole essere, questa Proloco, se un sostegno alle
associazioni o un qualcosa che le vuole in qualche modo governare, cosa che
vedo molto difficile se non impossibile da realizzare. È bene ricordare che
esiste già l’ente Presepe, che racchiude in sé, essendo una “associazione di
associazioni”, la quasi totalità dei sodalizi culturali, sportivi e di
volontariato presenti sul territorio comunale. In sostanza, l’Ente Presepe è
già di fatto una Proloco, per cui il rischio che vi sia una sovrapposizione di
ruoli quando non un conflitto appare evidente. Il Presidente dell’Ente, Mauro
Lucentini, ancora non si è pronunciato, ma c’è da attendersi una sua presa di
posizione. Quando l’ho sentito io, il suo atteggiamento era attendista, come è
giusto che sia: vuole capire in che direzione si vuole andare.
C’è un’altra cosa
da capire in tutto questo, e non è una cosa da poco: che ruolo ha e che ruolo
avrà la politica in questo progetto? L’iniziativa è partita dal Presidente del
Comitato Festeggiamenti, ma l’Amministrazione Comunale come la vede? Come pensa
di interfacciarsi? Il rapporto della Giunta Mancini con le associazioni non è
mai stato idilliaco e, nonostante un atteggiamento più ragionevole rispetto al
passato, più di opportunità che di merito, non si registrano particolari
affiati, eccetto alcune eccezioni, tra il mondo dell’associazionismo e il
Comune. Tutt’altro. E questo è un elemento fondamentale per agevolare la rinascita
della Proloco. Insomma: motivi di ottimismo ce ne sono pochi, ma vedremo.
Attendiamo il 24.
Luca
Craia