sabato 11 gennaio 2020

Montegranaro espone la storia della calzatura. Ma chi tiene aperta l’esposizione?


L’idea è venuta a Mauro Testella, figlio del noto calzolaio artista montegranarese, Vasì: creare un’esposizione con gli strumenti di lavoro del calzolaio, quelli appartenuti al padre e che hanno fatto un po’ la storia di questo antico e nobile mestiere. Così, Testella è andato in Comune e ha chiesto semplicemente che gli fosse concesso un locale per realizzare la sua idea. L’Amministrazione Comunale non solo ha aderito alla richiesta ma ha anche acquistato il materiale da esporre, facendolo suo.
Ora il problema è dove esporlo. C’è un locale di proprietà comunale in via Enzo Bassi, proprio sotto la piazza, che al momento non è occupato. Si è quindi pensato di utilizzarlo per creare una esposizione temporanea, in attesa di realizzare un polo museale presso l’ospedale vecchio.
Fin qui tutto bene, a parte il fatto che Giacomo Beverati, ex assessore alla cultura, non ha partecipato al voto, si è alzato e se ne è andato, va a sapere perché. Però qualche perplessità mi viene, più che altro una: chi terrà aperta questa esposizione temporanea? Se viene un turista, per puro caso, come si fa a fargliela vedere? Se, per esempio, arrivassero visitatori a Sant’Ugo come ne vengono tanti, e gli volessimo mostrare anche questa bella cosa, magari di domenica con i dipendenti comunali giustamente a riposo, a chi bisognerebbe rivolgersi? Il rischio è che il tutto, col tempo vada dimenticato e si sprechino risorse, anche perché il polo museale all’ospedale vecchio è una cosa di cui sempre si parla ma non compare mai nei bilanci, e se non compare nei bilanci significa che non si fa. Le politiche turistiche vanno fatte con un progetto e, purtroppo, a parte qualche iniziativa spot, tanto per finire sui giornali (vedi l’inutile pagina Instagram in cui invitiamo i turisti a venire a vedere le vetrine, visto che non c’è una foto dei nostri beni culturali), il progetto mi pare proprio che non ci sia.

Luca Craia