L’idea è venuta a Mauro Testella, figlio del noto
calzolaio artista montegranarese, Vasì: creare un’esposizione con gli strumenti
di lavoro del calzolaio, quelli appartenuti al padre e che hanno fatto un po’
la storia di questo antico e nobile mestiere. Così, Testella è andato in Comune
e ha chiesto semplicemente che gli fosse concesso un locale per realizzare la
sua idea. L’Amministrazione Comunale non solo ha aderito alla richiesta ma ha
anche acquistato il materiale da esporre, facendolo suo.
Ora il problema è dove esporlo. C’è un locale di
proprietà comunale in via Enzo Bassi, proprio sotto la piazza, che al momento
non è occupato. Si è quindi pensato di utilizzarlo per creare una esposizione
temporanea, in attesa di realizzare un polo museale presso l’ospedale vecchio.
Fin qui tutto bene, a parte il fatto che Giacomo
Beverati, ex assessore alla cultura, non ha partecipato al voto, si è alzato e
se ne è andato, va a sapere perché. Però qualche perplessità mi viene, più che
altro una: chi terrà aperta questa esposizione temporanea? Se viene un turista,
per puro caso, come si fa a fargliela vedere? Se, per esempio, arrivassero
visitatori a Sant’Ugo come ne vengono tanti, e gli volessimo mostrare anche
questa bella cosa, magari di domenica con i dipendenti comunali giustamente a
riposo, a chi bisognerebbe rivolgersi? Il rischio è che il tutto, col tempo
vada dimenticato e si sprechino risorse, anche perché il polo museale all’ospedale
vecchio è una cosa di cui sempre si parla ma non compare mai nei bilanci, e se
non compare nei bilanci significa che non si fa. Le politiche turistiche vanno
fatte con un progetto e, purtroppo, a parte qualche iniziativa spot, tanto per
finire sui giornali (vedi l’inutile pagina Instagram in cui invitiamo i turisti
a venire a vedere le vetrine, visto che non c’è una foto dei nostri beni
culturali), il progetto mi pare proprio che non ci sia.
Luca Craia