In Inghilterra ti
staccano la spina facilmente, ormai lo abbiamo capito. Troppo facilmente,
direi. Oggi, a Genova, la piccola Tafida, cinque anni, è passata dalla
somministrazione di cure ad alta intensità a quelle a media intensità. Questo è
avvenuto perché Tafida è migliorata. La piccola è arrivata al Gaslini lo scorso
ottobre, dopo che i genitori sono stati finalmente autorizzati a trasferirla a
seguito di una lunga battaglia legale, A quanto pare avevano ragione loro, perché
la bambina sta meglio.
Intendiamoci: non
è guarita. Ma c’è una speranza. Anzi, la speranza, che c’era già prima nei
genitori, è stata confermata dai fatti. I medici sono prudenti, ma il miglioramento
è innegabile, e ora si punta ad arrivare a una situazione in cui Tafida possa
essere assistita a casa. Non avrà probabilmente una vita normale, probabilmente
non ce l’avrà mai, ma avrà una vita. E non mi pare poco. Avrà quella vita che,
secondo i giudici inglesi, non poteva avere. Hanno vinto i genitori, ha vinto
il cuore, ha vinto la speranza.
Luca
Craia