lunedì 16 dicembre 2019

Torna il Presepe Vivente di Montegranaro, a rincollare una comunità difficile.


Confesso che ero preoccupato per le sorti del nostro Presepe Vivente. Lo ero perché questo ultimo anno è stato difficilissimo per la comunità di Montegranaro, una comunità che, in prossimità delle elezioni amministrative, ha visto incattivirsi i rapporti in maniera esponenziale, aumentando le tante e profonde divisioni che infettano la società montegranarese. Invece il Presepe ci sarà, e sarà ancora una volta un momento di grande coesione per il paese, un momento che ci voleva e che ci vuole.
La macchina organizzativa, pilotata dall’instancabile Mauro Lucentini, anche quest’anno ha messo in piedi un evento che sarà straordinario, di grande effetto e di grande richiamo, creando quell’atmosfera unica che oramai conosciamo da anni e che possiamo respirare passando per le strette vie del centro storico, una volta tanto piene di gente. Perché il Presepe Vivente di Montegranaro è anche un momento di vita pulsante per un centro storico morente per il resto dell’anno, dimenticato da tutti e lasciato a marcire nel suo degrado.
A creare la magia, ancora una volta, c’è la comunità di Montegranaro che, almeno una volta all’anno, dimentica i motivi di screzio e si unisce per l’obiettivo comune. Si uniscono donne e uomini per creare qualcosa di unico, e tutto il paese partecipa, il Comune, che finalmente ha compreso l’importanza dell’evento al di là della politica, la Chiesa e la comunità cittadina. Sarà un successo anche quest’anno, ne sono sicuro, e deve esserlo, perché Montegranaro ha bisogno del suo presepe, non può farne a meno.
Appuntamento sabato 28 e domenica 29 dicembre, a partire dalle ore 16.30. Attenzione, quest’anno il percorso è invertito: si entra da via Solferino, sotto la torre dell’acquedotto, in fondo a viale Gramsci.  

Luca Craia