Confesso che ero
preoccupato per le sorti del nostro Presepe Vivente. Lo ero perché questo
ultimo anno è stato difficilissimo per la comunità di Montegranaro, una
comunità che, in prossimità delle elezioni amministrative, ha visto incattivirsi
i rapporti in maniera esponenziale, aumentando le tante e profonde divisioni
che infettano la società montegranarese. Invece il Presepe ci sarà, e sarà
ancora una volta un momento di grande coesione per il paese, un momento che ci
voleva e che ci vuole.
La macchina
organizzativa, pilotata dall’instancabile Mauro Lucentini, anche quest’anno ha
messo in piedi un evento che sarà straordinario, di grande effetto e di grande richiamo,
creando quell’atmosfera unica che oramai conosciamo da anni e che possiamo respirare
passando per le strette vie del centro storico, una volta tanto piene di gente.
Perché il Presepe Vivente di Montegranaro è anche un momento di vita pulsante
per un centro storico morente per il resto dell’anno, dimenticato da tutti e
lasciato a marcire nel suo degrado.
A creare la magia,
ancora una volta, c’è la comunità di Montegranaro che, almeno una volta all’anno,
dimentica i motivi di screzio e si unisce per l’obiettivo comune. Si uniscono donne
e uomini per creare qualcosa di unico, e tutto il paese partecipa, il Comune,
che finalmente ha compreso l’importanza dell’evento al di là della politica, la
Chiesa e la comunità cittadina. Sarà un successo anche quest’anno, ne sono
sicuro, e deve esserlo, perché Montegranaro ha bisogno del suo presepe, non può
farne a meno.
Appuntamento
sabato 28 e domenica 29 dicembre, a partire dalle ore 16.30. Attenzione, quest’anno
il percorso è invertito: si entra da via Solferino, sotto la torre dell’acquedotto,
in fondo a viale Gramsci.
Luca
Craia