giovedì 19 dicembre 2019

La tredicesima degli autonomi. L’anticipo dell’IVA al 27. Poi dice perché non partono i consumi.


Buon Natale a tutti gli autonomi d’Italia, che sono tanti. Perché, vedete, tra gli autonomi non ci sono soltanto i dentisti, gli archistar, i grandi professionisti: ci sono anche i ragazzi che consegnano per i corrieri nazionali, gli autisti di Amazon e un sacco di gente che fa un lavoro da dipendente ma lo fa con la Partita IVA. Si chiamano lavoratori atipici, ma sono autonomi come quelli che vanno in giro in Porsche, solo che loro hanno la Punto usata. Sono tanti, gli autonomi, oltre 5.000.000 di Italiani. Guadagnano poco, solitamente, in genere meno dei dipendenti che fanno il loro stesso lavoro. Tra loro ci sono anche i piccoli commercianti, gli artigiani, tutta gente che riesce, a fine mese, a pagare le spese e a campare e fa fatica anche a capire quanto ha guadagnato davvero.
Tutta questa gente, o quasi, il 27 dicembre, col panettone ancora da digerire, va in banca e paga l’acconto dell’IVA. Paga l’IVA sugli affari che ancora non ha concluso, basandosi sui dati dell’anno precedente e, se quest’anno è andata peggio (e ultimamente va sempre un po’ peggio dell’anno prima), pagano lo stesso per poi recuperare nel corso dell’anno successivo.  La tredicesima dell’autonomo, in pratica, è questa. Solo che va nella direzione contraria. Volete sapere perché i consumi, a fine anno, non sono più quelli di una volta?

Luca Craia