Non so se ridere o piangere ma, in linea di massima,
direi che sono preoccupato. A preoccuparmi è il clima di autentica caccia alle
streghe che da un po’ sta crescendo e sta trovando l’espressione massima in
quella sorta di bigottismo isterico che contraddistingue le cosiddette “sardine”
le quali, a quanto pare, vedono fascisti dappertutto. L’altro giorno c’erano i
fascisti al pronto soccorso di Sondrio (cosa poi smontata dai testimoni, ma
intanto la notizia è passata mentre la correzione molto meno). Oggi, ad Ascoli
Piceno, forse emulo della Befana fascista, arriva Babbo Natale fascista.
A denunciare l’incresciosa presenza di un Babbo Natale
mussoliniano è Ilaria Chiovini, coordinatrice delle sardine del Piceno la quale
ha notato, nel quartiere di Porta Maggiore, un fantoccio, appunto, di Babbo
Natale che mostra il braccio destro alzato e una sciarpa nera striata di
bianco. Solo che la sciarpa porta i colori dell’Ascoli Calcio, cosa non
stranissima, visto che stiamo ad Ascoli. E il braccio alzato non è che sia
necessariamente fascista, altrimenti dovremmo stare attenti ogni volta che
anche salutiamo qualcuno.
Che ci siano nostalgici del regime non è cosa strana:
ci sono sempre stati, e sono nostalgici più per ignoranza che per convinzione o
ragionamento. Il problema è che, per propaganda o visibilità, si tende a far
credere che il fenomeno sia di massa. E questa è caccia alle streghe bella e
buona, oppure caccia al fascista, se vogliamo. Ma non sono tutti fascisti
quelli che votano a destra, tutt’altro. Ce ne sono tantissimi con radici e
cultura di sinistra, ma che non trovano più corrispondenza alcuna nella
sinistra attuale.
L’Italia, il fascismo, se l’è lasciato alle spalle, è
un pericolo risolto, abbiamo una Costituzione che garantisce la democrazia
nonostante i continui attacchi per riformarla, provenienti tutti, appunto da
sinistra. Il pericolo reale, invece, è questa sorta di regime autocratico che
vuole controllare il pensiero, l’informazione e limitare con modi subdoli la
libertà di espressione. Io del fascismo non ho più paura, semmai ho paura dei
cretini.
Luca Craia
(foto: Piceno Oggi)
(foto: Piceno Oggi)