martedì 15 ottobre 2019

IL CENTRODESTRA ABBANDONA AULA DEL CONSIGLIO, MA VOTA LA DOPPIA PREFERENZA DI GENERE



Comunicato integrale

Tutti i consiglieri regionali di centrodestra Zaffiri, Malaigia, Zura Puntaroni (LEGA), Carloni (Marche2020-AP), Marcozzi e Celani (Forza Italia), Leonardi (Fratelli d'Italia) hanno abbandonato per protesta il consiglio regionale dopo aver votato la doppia preferenza di genere.
In una nota congiunta i consiglieri regionali spiegano le ragioni di tale gesto.
Abbiamo votato la doppia preferenza di genere, rispettando con coerenza gli impegni assunti nei confronti dei cittadini marchigiani, ma siamo usciti dall'aula del consiglio regionale per protestare contro una modifica della legge elettorale sbagliata, fatta solo per favorire l'inciucio in atto tra PD - M5S fatto senza alcuna trasparenza, che aumenterà i costi della politica di 600.000 euro ogni anno”.
I consiglieri del Movimento 5 Stelle hanno dimostrato la loro incoerenza, smentendo quanto fatto in questi anni. I pentastellati per anni hanno fatto a tutti la morale, predicando l'importanza dei tagli ai costi della politica, ed oggi, solo per favorire l'accordo con il PD, hanno votato una legge che aumenta il numero delle poltrone e i costi di ben 600.000 euro l'anno. Una scelta sconcertante ed incoerente con quanto predicato fino ad oggi che evidenzia solo la voglia di spartizione delle poltrone con il Partito Democratico”
“Il Centrodestra, coerentemente con gli impegni presi con i cittadini marchigiani ha votato la doppia preferenza di genere, ritenendo giusto allineare la legge elettorale regionale delle Marche alla legge nazionale favorendo cosi' la giusta rappresentanza di genere. Il PD, al contrario, ha strumentalizzato la doppia preferenza di genere, che non ha mai davvero voluto, solo come scusa per modificare la legge elettorale a proprio uso e consumo ”.

SANDRO ZAFFIRI - MARZIA MALAIGIA - LUIGI ZURA PUNTARONI (LEGA)
MIRCO CARLONI (MARCHE 2020 - AP)
JESSICA MARCOZZI - PIERO CELANI (FORZA ITALIA)
ELENA LEONARDI (FRATELLI D'ITALIA)