mercoledì 21 agosto 2019

Tolto il tappo, arriva un fiume di guai.

È come se qualcuno avesse tolto il tappo a un serbatoio pieno di guai e ora, i guai, escono dal buco con tutta la pressione accumulata. È emblematico che, proprio mentre il Presidente Conte parlava al Senato mettendo fine all’esperienza del suo Governo, i passeggeri della Open Arms sbarcavano mettendo fine alla loro agonia psicologica (che è una novità, prima stavano male fisicamente, poi, vistosi sgamati, il problema è diventato psichico). Nel frattempo, pare stiano arrivando altre navi, il che fa presagire che, il discorso “porti chiusi” si sia tramutato in un lampo il una cosa tipo Porte Aperte alla Renault.
E se, sul lato immigrazione, la prospettiva è di un rovesciamento totale della politica fin qui seguita che, diciamolo, era dettata anche con una certa forza proprio dalla Lega e molto ma molto meno sentita, se non avversata, dai 5 Stelle, sono molti i cambiamenti che possiamo aspettarci in un futuro prossimo venturo, salvo che si vada a votare e vinca la destra. C’è da aspettarsi un rilassamento circa l’ordine pubblico, meno supporti alle Forze dell’Ordine, meno possibilità che queste abbiano maggiori poteri. C’è da aspettarsi un periodo di problemi economici per le famiglie, cosa a cui dovremmo essere abituati ma che non credo andrà a migliorare. C’è da aspettarsi una politica nuovamente prona verso l’Europa burocrate, quell’Europa che avrebbe voluto farci fare la fine della Grecia ma che ora non ne ha più bisogno. Torneremo a essere ben voluti da Bruxelles e a dire signorsì a ogni imposizione, dalla misura minima delle vongole alle norme ammazza-imprese.
Sempre che non si vada a votare. Sempre che, se si va a votare, Salvini non abbia dilapidato, con le ultime follie, l’intero consenso che aveva guadagnato nei mesi precedenti. Perché un governo, tecnico o politico che sia, sostenuto da un’alleanza PD-5 Stelle è qualcosa che fa davvero paura, tra volponi navigati, ingenui matricolati e una generale noncuranza circa gli interessi veri del Paese.

Luca Craia