Visto quello che accade nel nostro Parlamento, il
comportamento irrispettoso e spesso vergognoso di molti nostri rappresentanti,
verrebbe da pensare che, ridurne il numero, sarebbe opportuno quanto meno per
lasciare qualche troglodita nella sua caverna. Ma, visto che si parla da tempo
di riduzione dei Parlamentari come fosse la panacea di tutti i mali che
affliggono il nostro Paese, vale la pena, credo, fare un piccolo ragionamento.
Partiamo dai costi: la Camera dei Deputati costa, ogni
anno, 1.298.391.988 euro. Il Senato della Repubblica, invece, costa annualmente
539.500.000 euro. Il totale è di 1.837.891.988 euro. Cifra considerevole,
direte, ma se la esaminiamo nel complesso della spesa pubblica, percentualmente
ammonta allo 0,21% della stessa. Si capisce bene che, anche dimezzando il
numero dei Parlamentari, l’effetto sarebbe risibile.
Perché, quindi, questa smania di decurtare il numero
dei Parlamentari? Se da un lato il discorso sarebbe comprensibile da un punto
di vista simbolico e morale, dall’altro comporta conseguenze sulla
rappresentatività democratica che non vanno sottovalutate. Il discorso è
semplice e parte da un presupposto fondamentale: il Parlamentare è il nostro
rappresentante all’interno delle Istituzioni, è lì per rappresentare chi lo ha
votato e, in generale, il Popolo Italiano. Riducendo il numero dei Parlamentari
si riduce il numero dei rappresentanti del Popolo; in parole povere, il popolo
è meno rappresentato.
Per capirsi in soldoni: se oggi i collegi elettorali
sono piuttosto piccoli, dato l’alto numero di Parlamentari, riducendo il
Parlamento i collegi diventerebbero più grandi. Quindi un eletto
rappresenterebbe più persone, con un rapporto diretto con l’elettorato più
distante, più complesso. Per semplificare ulteriormente: se oggi posso votare
una persona perché, magari, la conosco personalmente o, quantomeno, ne ho
seguito l’operato, visto il collegio di piccole dimensioni, con collegi più
ampi questo diventa più difficile da realizzarsi. E comunque, in linea di
massima, vale il principio che, riducendo i rappresentanti, si riduce la
rappresentatività. Tutto questo per risparmiare qualche spicciolo. Vedete voi
se è così importante o se abbiamo problemi ben più seri.
Luca Craia