Salvini ha
sbagliato tutto quello che si poteva sbagliare. Conte, d'altra parte,
specialmente con la sua replica al Senato, lo ha letteralmente sbriciolato. Non
era difficile. Una crisi che avrebbe dovuto esserci mesi fa, condotta nel
peggior modo possibile, facendo figure che definire ridicole è un eufemismo,
aprendo la seria possibilità di rimandare al
governo il PD, mi sembrano motivi più che sufficienti per ragionare
sull'opportunità che "il Capitano" resti al timone di quello che,
comunque, rimane al momento l'unico partito votabile dello scenario italiano.
Salvini ha sperperato il consenso guadagnato magistralmente negli ultimi mesi
muovendosi come un elefante in un negozio di porcellane. Questo governicchio
doveva necessariamente finire ma non in questo modo, non regalando consenso al
Movimento 5 Stelle e, soprattutto, al PD.
Credo
che sia la fine dell'epoca del "Capitano" e della politica degli
slogan, della sguaiatezza, della provocazione troppe volte fine a se stessa.
Nella Lega ci sono enormi capacità, ci sono uomini capaci di assumere la
leadership e di riguadagnare il consenso che Salvini ha buttato via negli
ultimi giorni. Soprattutto nella Lega ci sono uomini in grado di attuare la
politica per la quale ha acquisito tanto consenso senza bisogno di abbassare
giorno dopo giorno il livello della qualità del dibattito e della proposta.
Mi auguro davvero che all'interno del partito
si apra la questione della leadership in maniera decisa e forte. La proposta
politica della Lega, pur rimanendo l'unica offerta votabile, come dicevamo, da
un elettorato moderato e privo di preconcetti ideologici, ora ha bisogno di una
svolta e di archiviare una fase politica che si è chiusa nel peggiore dei modi.
Mi
auguro che si vada comunque a votare presto, l'ipotesi di un governo M5S-PD è
davvero un incubo. Il problema è che ora, dopo gli ultimi accadimenti e,
soprattutto, dopo il dibattito di oggi, lo scenario politico non è certamente
più lo stesso di quello di 20 giorni fa. Il momento è delicatissimo e soltanto
un passo indietro di Salvini potrebbe recuperare quanto le ultime scelte
scellerate hanno buttato alle ortiche.
Luca Craia