Comunicato integrale
Un'interrogazione regionale al
vetriolo quella della capogruppo regionale di Fratelli d'Italia Elena Leonardi
sulla vicenda dei fondi del sisma 1997 non ancora utilizzati e, con un atto di
Giunta Regionale, ora dirottati verso altri scopi. Leonardi ricorda che con una
legge, la 61/1998 erano state adottate misure urgenti in favore delle zone terremotate delle regioni Marche e
Umbria e di altre zone colpite dagli eventi calamitosi del '97 e che al 31
marzo 2019 risultavano, nella cosiddetta “contabilità speciale” regionale
ancora euro 27.333.800,00 relativi a graduatorie stilate in seguito a
quell'evento sismico e alle quali solo una parte dei richiedenti ha potuto
trarre il giusto ristoro. Queste risorse erano ripartite per interventi a
sostegno del recupero dell'edilizia privata ed altri relativi al piano delle
opere pubbliche e a quello dei beni culturali di cui alla medesima legge.
Come per incanto in data 27 maggio 2019 la Giunta Regionale,
anziché terminare di assegnare questi fondi, li ha “dirottati” affermando che
“attualmente si andrebbero a finanziare o immobili che non posseggono più la
caratteristica di attività produttiva effettiva ovvero immobili che hanno
proseguito l'attività nel tempo restando agibili senza manifestare in modo
rilevante , nel corso degli anni, menomazioni della propria attività
produttiva. Ma – afferma la Leonardi – questi immobili per forza non avevano
più la caratteristica di attività produttiva: erano stati danneggiati dal
terremoto e l'attività ha dovuto spostarsi altrove, se non chiudere, sino
all'arrivo dei fondi che avrebbero recuperato l'immobile, fondi che per oltre
160 soggetti, non arriveranno mai. La Giunta giustifica questo “storno” di
fondi con l'impiego in messa a norma di edifici pubblici al fine
dell'abbattimento della vulnerabilità sismica, questo potrebbe essere
condivisibile, se però fosse specificato che la priorità andrebbe alle scuole
più colpite o che pur non seriamente danneggiate, debbono essere rese a norma
antisismica. Quindi dovrebbero essere le scuole del cosiddetto Cratere? Ma
questo particolare nella delibera di Giunta Regionale non lo troviamo
specificato! Inoltre Leonardi chiede conto del perchè solo ora, nell'annualità
2019, questi fondi “dormienti” ritrovano vita nel bilancio relativo alla
contabilità speciale.
Tutta questa vicenda è un altro segnale della considerazione che
la maggioranza Pd e socialista ha delle reali esigenze delle aree terremotate.
La Leonardi ricorda infatti che il 30% dei fondi aggiuntivi dell'Unione Europea
– Asse 8 - i “famosi” 248 milioni di euro - sono finiti altrove e per scopi
molto diversi dalle esigenze delle popolazioni terremotate ed ora ci si ritrova
con questo ulteriore atto al fine di cercare di raschiare il fondo del barile
prima delle elezioni regionali.