sabato 31 agosto 2019

Promesse, promesse.


Eravamo in tanti, quella sera, nell’ufficio del Sindaco di Montegranaro. Eravamo in tanti a rappresentare il Comitato Paese Mio ed erano in tanti a rappresentare la Giunta. E ci ricordiamo in tanti le parole dell’assessore Basso sul piano di pulizia del centro storico. Un piano che ci fu promesso per bloccare l’iniziativa “Puliamo noi” con la quale volevamo andare a pulire le strade del paese antico sostiuendosi a chi avrebbe dovuto farlo istituzionalmente e non lo faceva da mesi.
Un piano articolato, ambizioso, messo in campo in fretta e furia prima ancora di averlo finito di pensare per fare in modo che, quella domenica, non ci muovessimo. E non ci siamo mossi. Ci siamo fidati. Il piano à poi andato parzialmente in esecuzione per qualche mese, giusto per arrivare alle elezioni. Poi, indovinate un po’, si è fermato tutto. La spazzolatrice, per esempio, che doveva passare almeno due volte alla settimana, non la si vede più da mesi. Passa l’operatore per lo spazzolamento manuale e, tra l’altro, fa un ottimo lavoro. Ma non può bastare e il centro storico è sporco, puzzolente. Dovevano svuotare le cantine degli stabili abbandonati, diventate piccole discariche abusive. Ma non lo hanno fatto. Dovevano chiudere i buchi e le finestre per impedire che i piccioni nidificassero. Ma come ci pensi. Promesse. Promesse. Bugie.
Ci sono state le elezioni ma ad amministrare ci sono sempre gli stessi, con l’aggiunta di un Consigliere con delega per il centro storico, Andrea Franceschetti, che queste problematiche dovrebbe conoscerle bene, visto che, prima di decidere di spendersi in politica, le abbiamo anche affrontante insieme e visto che è stato presidente di un’associazione che, almeno sulla carta, dovrebbe avere a cuore il centro storico. Non dovrebbe, Franceschetti, avere bisogno di tempo per rendersi operativo. Però l’estate è finita, ed è passata tra sporcizia, guano di piccione e puzze indicibili. E nemmeno l’assessore all’ambiente avrebbe dovuto aver bisogno di tempo, vista la continuità della delega. Promesse, promesse. Bugie.

Luca Craia

venerdì 30 agosto 2019

L’Italia di Diabolik


Anche questo è lo specchio di questo Paese sempre più alla deriva: domenica c’è il derby tra Roma e Lazio e le forze dell’ordine sono in mobilitazione perché si temono cortei in memoria di un personaggio dall’accezione fortemente negativa, e questi cortei potrebbero innescare problemi di ordine pubblico seri. Sembra incredibile che, in un Paese dai mille problemi, che si sta impoverendo, che rischia il collasso economico, con una crisi politica in corso tra le più gravi degli ultimi anni, con un tasso di disoccupazione spaventoso e prospettive per il futuro praticamente nulle, ci siano centinaia, forse migliaia di persone pronte a battersi per… Diabolik. Diabolik, non quel Diabolik che, pure, era ladro ma romantico e audace, l’altro, quello che era a capo dei tifosi, di questa gente pronta ad ammazzarsi per undici miliardari in mutande che corrono dietro a un pallone, quello che non si sa bene di cosa campasse né per quale motivo sia stato ammazzato ma che certamente non campava del sudore della propria fronte né dava esempi illuminanti di moralità, rettitudine e abnegazione per il prossimo. La nostra Polizia, i nostri Carabinieri, domenica prossima, dovranno fronteggiare qualche migliaio di idioti che potrebbero ammazzarsi di botte in nome di Diabolik. Non per il lavoro, non per un futuro migliore, non la propria famiglia, i figli, un ideale, ma per uno scapestrato, un delinquente, una persona ammazzata in maniera misteriosa e preoccupante. I nostri Carabinieri e Poliziotti dovranno rischiare la propria incolumità per questa gente qua. E a me, tanto normale, non pare.

Luca Craia

Che fine ha fatto la guida turistica di Montegranaro?


Doveva avere ben venti facciate più copertina, doveva essere in formato 15X15, con una copertina in carta patinata opaca da 300 grammi e le pagine, sempre in carta patinata opaca, da 115 grammi, meglio se 130; doveva addirittura avere una tasca nella terza di copertina. Un oggettino bellino un bel po’, almeno esteticamente. Poi cosa di dovesse essere scritto dentro Dio solo lo sa, perché per riempire venti facciate di carta patinata, anche volendo scrivere grosso come si faceva a scuola coi temi nei quali non si aveva idea di cosa scriverci, con le attrattive turistiche di Montegranaro ci vuole un bel po’ di fantasia. Dico che Dio solo lo sa perché non credo che in paese qualcuno l’abbia mai vista, la mappa turistica di Montegranaro.
Eppure, con la determina numero 52 del 24 maggio 2017, ossia ben ventisette mesi fa, si stanziavano 1700 Euro per la realizzazione dell’opera, che scaturisce da un progetto chiamato “I Giovani Centrano”. All’interno di questo progetto, finanziato dalla Regione Marche, c’erano due attività da svolgere da parte del Comune di Montegranaro: un corso propedeutico all’esame di abilitazione per svolgere la professione di guida turistica, corso di 30 ore che so essere strato realizzato, e un altro corso, sempre di 30 ore, “inerente le arti grafiche con l’obiettivo di trasformare la creatività e l’impegno dei giovani in competenze e conoscenze spendibili nel mondo del lavoro finalizzati alla realizzazione di una mappa turistica”.
Si tratta di un progetto che parte dalla Regione, dalla quale immagino siano partiti anche i soldi per finanziarlo. Solo che, dopo oltre un due anni, non ne abbiamo traccia. E allora mi domando se questa guida sia stata mai realizzata e poi magari dimenticata dentro qualche scatolone, oppure se sia rimasta solo nella determina, nel qual caso sarebbe interessante sapere che fine hanno fatto i soldi.

Luca Craia