lunedì 20 maggio 2019

Montegranaro non è sicura. I cittadini primo presidio di legalità. La politica si svegli.


L’operazione dei Carabinieri della scorsa settimana ha inferto un colpo pesante al sistema criminale montegranarese. Sì, perché c’è un sistema criminale montegranarese e negarlo aiuta a mantenerlo in vita. È un’anomalia per un paese di questo peso demografico, avere un’incidenza sullo spaccio della droga sul territorio così pesante. I nostri Carabinieri stanno conducendo un lavoro impagabile, che sta producendo grandi risultati, ma occorre prendere coscienza a livello civile che il problema c’è, esiste, ed è grave.
Non parliamo soltanto di spaccio, di criminalità organizzata, parliamo di un tessuto sociale che si sta lacerando, di un paese che non è più sicuro, dove ci sono zone urbane degradate, addirittura pericolose. Di tutto questo bisogna prendere coscienza, altrimenti non si risolve nulla, nemmeno con l’impegno delle Forze dell’Ordine e qualche migliaio di telecamere.
Non basta il ringraziamento del Sindaco ai nostri Carabinieri, cosa rara e forse più elettorale che spontanea. Bisogna cambiare mentalità, smettere di considerare il paese sicuro, perché sicuro non è e lo dicono i fatti. Bisogna cambiare approccio e collaborare fattivamente con le Forze dell’Ordine, denunciando, presidiando il territorio come cittadini, per primi. Deve partire dalla società, dalla gente, ma se ne deve fare interprete la politica. Non basta un comunicato stampa, occorre collaborazione piena e continuativa.

Luca Craia