Quanti uomini di governo ha espresso il
Fermano? Quanti ministri? Quanti esponenti istituzionali? La risposta, come in
molti sappiamo, è zero. Il motivo per cui il nostro territorio non è mai stato
capace di farsi rappresentare adeguatamente nelle istituzioni centrali (eccezione
unica e magnifica, Giovanni Conti, milioni di anni fa), nonostante l’importante
peso economico, lo possiamo vedere in maniera lampante in questi giorni, nel
momento in cui, a Montegranaro, arriva il Vicepresidente del Consiglio, nonché Ministro
dell’Interno, Matteo Salvini. Come abbiamo più volte detto, è un’ottima
occasione per presentare a chi governa il Paese i problemi reali del territorio.
Invece si contesta. “Salvini non ti vogliamo”, gridano le sinistre. Arriva
addirittura il Comitato 5 Luglio, a Montegranaro, a manifestare contro il
Ministro.
Sembra cerchino lo scontro, in realtà.
Sono pacifisti ma provocatori, e vorrebbero addirittura fare la loro
manifestazione nei paraggi di piazza San Serafino, rischiando il contatto,
rischiando la scintilla che faccia degenerare tutto. Sono certo che prevarrà il
buon senso e chi ce l’ha lo tirerà fuori, ma il rischio c’è. Perché poi, quello
che conta è fare propaganda, immagine, fare vedere che si esiste. Conta poco l’occasione
di lavorare all’unisono per il territorio. Conta l’ideologia, la bandiera.
Per lo stesso motivo per cui Giuseppe
Viozzi, capo assoluto dei comunisti montegranaresi, non solo non appoggia la
candidatura a livello personale di Sara Di Chiara ed Eros Marilungo, suoi
sodali nel partito, nella lista “balsfema” di Gismondi, ma la osteggia con
tutte le sue forze. Non si fida nemmeno di due persone che conosce benissimo,
che ha cresciuto lui politicamente. Non darà loro il suo voto, perché conta più
la bandiera rossa che il bene del paese. Non contò, quella bandiera rossa,
cinque anni fa, quando lo stesso Viozzi si alleò con Ubaldi, che non è che sia
meno di destra di Gismondi o Lucentini; ma allora, a giustificarlo, c’era il PD
come alleato. I risultati li abbiamo visti.
Luca
Craia