sabato 11 maggio 2019

Cinquestelle montegranaresi allo sbando. Peccato per Montegranaro. Speriamo per il futuro in un ritorno.


Non siamo in vendita. L’ultimo anelito del Movimento 5 Stelle a Montegranaro è stato questo, poi nulla più. L’affannoso tentativo di smarcarsi dalla candidatura con Gismondi di Matteo Testella, ribadito e ripetuto, quanto inutile perché lo avevamo capito tutti che Matteo si candidava per conto proprio, senza alcuna benedizione pentastellata. Poi, dopo questo rantolo finale, nulla più: il Movimento 5 Stelle di Montegranaro non ha dato più segni vitali, totalmente assente dal dibattito politico cittadino, che è ben altra cosa dalla campagna elettorale. Non partecipare alla competizione non vuol dire non partecipare più al dibattito, ma se non c’è più vita, non c’è più energia, che vuoi partecipare.
È un peccato, perché il contributo del Movimento 5 Stelle alla vita politica montegranarese è stato importante, a volte determinante, specie nei primi anni di consiliatura. Hanno condotto battaglie importanti, hanno incassato risultati politici rilevanti, poi si sono man mano ammosciati, hanno chiuso la sede, sono spariti gli attivisti, fino ad arrivare all’impossibilità di realizzare la lista per mancanza di gente, una cosa inspiegabile, in totale controtendenza con quello che succede a livello nazionale. Come mai una situazione del genere a Montegranaro?
Forse perché si è spinto troppo, si è calcata troppo la mano, si è rimasti troppo su posizioni dure e pure, le stesse posizioni che hanno spinto a pubblicare la reiterata sconfessione di Testella, senza mai la capacità di mediazione che pure nel movimento c’è, visto che, se governano con la Lega, hanno mediato e mediano ogni giorno. Da noi no, solo intransigenza, al limite del purismo, dell’integralismo. Alla fine, poi, per forza che ti ritrovi in quattro gatti. Peccato. Speriamo nel futuro, perché secondo me i Cinque Stelle ci vogliono.  

Luca Craia