Che l’amministrazione Mancini abbia le
idee molto confuse circa il centro storico del paese che amministra è evidente.
Lo si evince anche dalla slide che circola sui social in questi giorni
pre-elettorali, in cui il titolo è, appunto, “centro storico” ma in cui si
enunciano una serie di interventi che, col centro storico, non c’entrano nulla
(“sistemazione frana Viale Gramsci, giardini
di Viale Gramsci, riqualificazione di Viale Gramsci e Largo Conti, intervento
per la messa in sicurezza della chiesa di San Serafino, sistemazione della
facciata del teatro con realizzazione del murales, compartecipazione
all'intervento per la riqualificazione della torre campanaria pagato da altri, compartecipazione
all'ampliamento della casa di riposo, realizzazione del camminamento
pedonale lungo la circonvallazione, realizzazione di un parco urbano sulla
scarpata di viale Gramsci”).
Idee
confuse e nulla di fatto sostanziale. In tre anni non si è mosso un dito per
poi, forse stufi delle lamentele dei cittadini convogliate al pubblico da
queste pagine, hanno deciso di buttare un po’ di fumo negli occhi con il
fantomatico progetto di Beverati, finanziato con 10.000 Euro di soldi nostri e
del quale nulla si sa se non che se ne parla da due anni. Sempre restio a
spiegare cosa avesse in testa, l’assessore mi ha concesso un paio di incontri in
cui, sinceramente, di cosa tratti questo progetto si è capito poco o niente. L’unica
cosa certa è che doveva essere pronto per la primavera dello scorso anno ma, a
tutt’oggi, sappiamo solo che sta nel programma elettorale della lista “La
Strada Giusta”. Ma lo abbiamo pagato tutti.
Il
fatto che il progetto, giusto o sbagliato non si sa, non sia stato reso
pubblico, sempre che sia terminato, prima delle elezioni e non gli si sia stata
data alcuna ufficialità è piuttosto grave, a mio giudizio, perché significa
che, se la lista dell’attuale Sindaco dovesse perdere le elezioni, il progetto
finirà in qualche cassetto insieme ai 10.000 Euro che è costato. Questo in virtù
del fatto che la lista di Gismondi ha già un progetto suo e che difficilmente
sposerà le idee di Beverati, specie in termini di co-housing e inclusione
sociale. Qualora dovesse invece essere riconfermata la Mancini, visti i
pregressi, temo che faremo un altro quinquennio di interventi altrove spacciati
per riqualificazione del centro storico.
Luca
Craia