martedì 16 aprile 2019

Sardini riempie il Durastante e mostra i muscoli. A Monte San Giusto l’alternativa sembra forte nonostante la concorrenza interna.


Oltre 300 persone, poltroncine piene e gente in piedi al Durastante di Monte San Giusto per la presentazione della candidatura di Giuseppe Sardini e della lista che lo sostiene alle prossime elezioni amministrative. Sardini, imprenditore e direttore commerciale di una nota azienda calzaturiera, è il candidato sindaco de Il Loggiato, una coalizione civica riconducibile al centro destra, sostenuto fortemente dalla Lega e dall’UDC ma anche da numerose realtà sociali indipendenti dalla politica. La sia proposta è alternativa all’attuale governo del paese, al quale non ha mai lesinato critiche nemmeno quando di candidarsi nemmeno di pensava.
Riempire un teatro non è cosa facile di questi tempi, e riuscirci è un segnale di forza notevole, una forza che pare esserci nonostante la concorrenza a destra della terza lista, quella voluta da Fratelli d’Italia e Forza Italia, con evidenti scarse possibilità di vittoria ma la possibilità tutt’altro che remota di disperdere i voti di chi vorrebbe cambiare amministrazione, rischiando così di vedere riconfermata l’attuale maggioranza. Sardini non sembra temere questa eventualità e l’impressione, così, a spanne, vedendo quanta gente c’era in teatro, è che ce la possa fare nonostante questo.
L’atteggiamento della destra berlusconiana, in questa fase, nelle Marche è qualcosa di incomprensibile. A Monte San Giusto come a Montegranaro nascono liste che, se non hanno un intento dichiarato portano comunque alla conseguenza di danneggiare la lista principale, favorendo di conseguenza il centro-sinistra e il PD. A che pro, non si capisce. E, se a Montegranaro possiamo spiegare molto con l’antica inimicizia tra la Marcozzi e Gismondi, a Monte San Giusto la cosa sembra inspiegabile. Ma ai trecento e passa del Durastante pare importi poco.

Luca Craia