venerdì 5 aprile 2019

Nuovo incidente in viale Gramsci. Rotta una fioriera per evitare un pedone. Il marciapiede carrabile è pericoloso.


Ancora un incidente in viale Gramsci, a Montegranaro, questa mattina. Erano passate da poco le 12,00 quando una vettura condotta da una signora montegranarese, per evitare un pedone che aveva inavvertitamente invaso la parte di marciapiede carrabile, era costretta a sterzare bruscamente per poi finire addosso a una delle fioriere in travertino facenti parte dell’arredo del marciapiedone. Nulla di grave, non si è fatto male nessuno se non la fioriera. La signora ha avvisato la Polizia Municipale lasciando le generalità e gli estremi dell’assicurazione, così la fioriera, che poco non costa (ogni vaso di travertino costa, in media 518 Euro) almeno non la dovrà pagare la collettività. Un plauso alla signora per il senso civico, che dovrebbe essere normale ma, di questi tempi, non lo è.
È l’ennesimo incidente sul percorso del marciapiedone, fiore all’occhiello dell’Amministrazione Mancini. Dopo i problemi con il noto Zippomat, che ogni tanto si imbizzarrisce e spacca qualche malcapitata vettura che gli transita sopra, anche i vasi non hanno buona sorte ed è già capitato che qualcuno sia andato a sbatterci. Si direbbe sfortuna, ma evidentemente sfortuna non è.
È il progetto, è il concetto, è l’idea del marciapiede a essere sbagliata fin dall’origine, al di là dell’estetica che può piacere o non piacere (a me, per esempio, piace). Il Zippomat è pericoloso, lo abbiamo detto più volte: si alza senza preavviso e non ha sistemi di sicurezza che lo blocchino se la sua corsa è occupata da macchine o persone. Potenzialmente è una bomba. Ma anche il marciapiede è un potenziale, ma anche reale, pericolo. La carreggiata è strettissima e non ammette errori. Basta una distrazione e si va a sbattere contro i gli arredi. Ma si può anche trovare un pedone, al posto, per esempio, di una fioriera. Lo spazio di manovra è troppo limitato.
E gli stessi pedoni hanno difficoltà a capire se stanno camminando su un marciapiede o in mezzo alla strada. Trattandosi si un marciapiede, almeno esteticamente, la sensazione è di camminare in sicurezza, anche perché il pedone che scende da palazzo Francescani non sa se la strada sia aperta o meno. E comunque confondersi è troppo facile.
Occorre ripensare il tutto, e la prossima amministrazione comunale, qualunque essa sia, dovrà sicuramente rimettere mano alla cosa, ripensando circolazione, tempi e modi. Finora non si è fatto male nessuno, almeno non seriamente. Non attendiamo cose più gravi.

Luca Craia