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CAPOGRUPPO DI FRATELLI D'ITALIA: CERTO "SISTEMA DELL'ACCOGLIENZA" NON
OFFRE INTEGRAZIONE MA HA INNESCATO LA NUOVA MANOVALANZA DELLO SPACCIO
Comunicato integrale
Dopo
l'incontro avvenuto nei giorni scorsi ad Ancona, organizzato da Fratelli
d'Italia, con lo psichiatra Alessandro Meluzzi e lo zio della povera Pamela
Mastropietro, Marco Valerio Verni, sull'emergenza droghe e sulla necessità
della lotta contro quella che nelle Marche sta diventando un fenomeno
insostenibile, interviene la capogruppo regionale di FdI Elena Leonardi .
Quello
che occorre combattere – esordisce la rappresentante del partito della Meloni –
intanto è il messaggio distorto che si fa passare con l'utilizzo delle
cosiddette "droghe leggere": la Cannabis come sostanza non dannosa
che vede addirittura in Parlamento proposte di legge per la liberalizzazione,
evidenziando tutta la responsabilità politica del Movimento 5 Stelle che l'ha
presentata e tutta quella componente della sinistra da tempo su questa
posizione. Eppure – prosegue Leonardi – è di questi giorni l'intervento del
Questore di Macerata Pignataro - che condivido nel merito – il quale, dati
scientifici alla mano, evidenzia come non esista una "Cannabis Light"
ma essa è una "droga a tutti gli effetti" e "i negozi che
vendono queste sostanze dovrebbero essere tutti chiusi". Le percentuali di
sostanze attive dichiarate sono "dati scientifici erroneamente recepiti
dalla giurisprudenza" e, concorda Leonardi, "ove si fumino più
spinelli con queste percentuali è ovvio che gli effetti stupefacenti si
manifestano con danni alla salute di chi li usa, soprattutto i molti minori, e
per la sicurezza nelle strade". Difatti ricorda Leonardi, nelle Marche
cresce il consumo mentre scende l'età del primo uso (11-12 anni) e cresce anche
il numero dei decessi per overdose.
A
Macerata, evidenzia la capogruppo regionale di Fratelli d'Italia, con
l'omicidio di Pamela si è scoperchiato un "vaso di Pandora":
circolano fiumi di droga in un contesto in cui il cosiddetto "sistema
dell'accoglienza", che non offre vera integrazione, ha creato schiere di
manovalanza per lo spaccio e la illegalità diffusa.
Elena Leonardi ricorda le sue due recenti mozioni che
dovrebbero essere discusse in Consiglio Regionale al più presto, riguardanti le
infiltrazioni mafiose e gli affari di queste varie mafie, come la subdola
"mafia nigeriana", nella nostra non più felice Regione: spaccio e il
transito di ingenti quantitativi di droga ne sono i tristi esempi. Occorrono
pertanto, lo si ricorda negli atti della stessa Leonardi, più controlli: bene
fanno le Forze dell'Ordine nelle scuole con i cani, mentre appare veramente
incomprensibile la presa di posizione del Garante regionale x i minori , che si
è rivolto al Prefetto per contrastare tali controlli. Per Leonardi proprio le
scuole devono essere i luoghi più sicuri e al contempo, conclude la capogruppo
regionale, occorre rompere questo circuito di enormi interessi economici e di
sostanziale impunità: servono modifiche alle leggi per l'inasprimento delle
pene, per togliere il concetto di droghe leggere e quello della cosiddetta
"modica quantità".