lunedì 29 aprile 2019

DROGA E MAFIE – ELENA LEONARDI: FIUMI DI DROGA E MESSAGGI CULTURALI DISTORTI SONO ORMAI UNA EMERGENZA SOCIALE

LA CAPOGRUPPO DI FRATELLI D'ITALIA: CERTO "SISTEMA DELL'ACCOGLIENZA" NON OFFRE INTEGRAZIONE MA HA INNESCATO LA NUOVA MANOVALANZA DELLO SPACCIO
Comunicato integrale
 
Dopo l'incontro avvenuto nei giorni scorsi ad Ancona, organizzato da Fratelli d'Italia, con lo psichiatra Alessandro Meluzzi e lo zio della povera Pamela Mastropietro, Marco Valerio Verni, sull'emergenza droghe e sulla necessità della lotta contro quella che nelle Marche sta diventando un fenomeno insostenibile, interviene la capogruppo regionale di FdI Elena Leonardi .
Quello che occorre combattere – esordisce la rappresentante del partito della Meloni – intanto è il messaggio distorto che si fa passare con l'utilizzo delle cosiddette "droghe leggere": la Cannabis come sostanza non dannosa che vede addirittura in Parlamento proposte di legge per la liberalizzazione, evidenziando tutta la responsabilità politica del Movimento 5 Stelle che l'ha presentata e tutta quella componente della sinistra da tempo su questa posizione. Eppure – prosegue Leonardi – è di questi giorni l'intervento del Questore di Macerata Pignataro - che condivido nel merito – il quale, dati scientifici alla mano, evidenzia come non esista una "Cannabis Light" ma essa è una "droga a tutti gli effetti" e "i negozi che vendono queste sostanze dovrebbero essere tutti chiusi". Le percentuali di sostanze attive dichiarate sono "dati scientifici erroneamente recepiti dalla giurisprudenza" e, concorda Leonardi, "ove si fumino più spinelli con queste percentuali è ovvio che gli effetti stupefacenti si manifestano con danni alla salute di chi li usa, soprattutto i molti minori, e per la sicurezza nelle strade". Difatti ricorda Leonardi, nelle Marche cresce il consumo mentre scende l'età del primo uso (11-12 anni) e cresce anche il numero dei decessi per overdose.
A Macerata, evidenzia la capogruppo regionale di Fratelli d'Italia, con l'omicidio di Pamela si è scoperchiato un "vaso di Pandora": circolano fiumi di droga in un contesto in cui il cosiddetto "sistema dell'accoglienza", che non offre vera integrazione, ha creato schiere di manovalanza per lo spaccio e la illegalità diffusa.
Elena Leonardi ricorda le sue due recenti mozioni che dovrebbero essere discusse in Consiglio Regionale al più presto, riguardanti le infiltrazioni mafiose e gli affari di queste varie mafie, come la subdola "mafia nigeriana", nella nostra non più felice Regione: spaccio e il transito di ingenti quantitativi di droga ne sono i tristi esempi. Occorrono pertanto, lo si ricorda negli atti della stessa Leonardi, più controlli: bene fanno le Forze dell'Ordine nelle scuole con i cani, mentre appare veramente incomprensibile la presa di posizione del Garante regionale x i minori , che si è rivolto al Prefetto per contrastare tali controlli. Per Leonardi proprio le scuole devono essere i luoghi più sicuri e al contempo, conclude la capogruppo regionale, occorre rompere questo circuito di enormi interessi economici e di sostanziale impunità: servono modifiche alle leggi per l'inasprimento delle pene, per togliere il concetto di droghe leggere e quello della cosiddetta "modica quantità".