sabato 20 aprile 2019

Area di crisi. Lucentini: primo step, ma dobbiamo ancora far molto.

Comunicato integrale 

E’ un passaggio importante, ma la strada è ancora lunga e dobbiamo continuare a lavorare per dare risposte concrete al nostro tessuto imprenditoriale. Lo scorso 16 aprile il ministro Luigi Di Maio ha firmato il decreto di costituzione del Gruppo di coordinamento e controllo per definire ed attuare il progetto di riconversione e riqualificazione industriale dell’area di crisi complessa. Ci aspetta ancora un grande lavoro, per far sì che l’Area di crisi sia perfettamente a misura delle nostre imprese. Con questo decreto, si costituisce di fatto un organo chiamato a collaborare con il Mise nelle procedure da adottare nel territorio che rientra nell’area di crisi. Sarà formato da due rappresentanti del Ministero, uno della direzione generale politica industriale, l’altro della direzione per incentivi alle imprese, un rappresentante Anpal per le politiche attive sul lavoro, uno del Ministero per le infrastrutture, uno della regione Marche, uno della provincia di Fermo ed uno della provincia di Macerata. Oggi diventa operativa quell’area di crisi complessa istituita dal Mise lo scorso 12 dicembre.
E’ opportuno ricordare le tappe di quest’iter. Ricordo ancora il 3 novembre dello scorso anno, quando sono stato chiamato al Tavolo di crisi permanente in Provincia, per cercare di sbloccare la questione dell’istituzione dell’area di crisi, che era ferma da tempo. Subito dopo interessai i parlamentari della Lega nelle Marche, in primis il senatore Paolo Arrigoni, che ringrazio ancora per l’impegno e la concretezza. Ho coinvolto poi i parlamentari marchigiani del Movimento 5 stelle e contattato la presidente della Commissione sviluppo economico alla Camera, Barbara Saltamartini. Il 15 novembre siamo stati ricevuti a Roma in Commissione ed abbiamo ricevuto rassicurazioni sulla firma del decreto, arrivata poi a dicembre, per l’area fermana, maceratese e civitanovese sui settori abbigliamento, pelletteria e soprattutto calzatura.
Oggi si compie uno step significativo, ma dobbiamo ancora far molto. Il nostro distretto si inserisce nell’ambito di applicazione della legge 181, che prevede sostegno alle aziende per investimenti strutturali oltre il milione e mezzo di euro. Ora il prossimo step sarà quello di cucire un vestito su misura per la tipologia delle nostre imprese, affinché gli incentivi si adattino perfettamente ad un tessuto caratterizzato da realtà di piccole e medie dimensioni. E’ in questa direzione che si è impegnato ad agire anche il sottosegretario Claudio Durigon nella sua recente visita a Montegranaro. C’è bisogno di abbassare il tetto degli investimenti, altrimenti vi potranno rientrare solo aziende che si consorziano tra loro. Una fase ulteriore sarà quella di intervenire sugli ammortizzatori sociali ed altre misure di sostegno ai lavoratori ed agli imprenditori.
Anche la Regione dovrà fare la sua parte e destinare dei fondi per la nostra area in crisi, lì vedremo se ai proclami di qualche assessore seguiranno anche i fatti.
Consapevoli della strada da compiere, oggi possiamo comunque essere soddisfatti per un risultato importante: ringrazio il ministro Di Maio, Barbara Saltamartini e tutto il Governo per aver dato seguito agli impegni assunti con il nostro territorio. Un segno tangibile di vicinanza delle istituzioni centrali al Fermano, alle Marche ed al distretto produttivo.

Mauro Lucentini