lunedì 4 marzo 2019

Via dall’Italia chi delinque. Non è razzismo, è intelligenza.

Immagine trovata sul profilo Facebook di Marouhane Farah

Marouhane Farah è il conducente dell’Audi A6 che sabato notte ha ammazzato due persone, mandato in coma la loro piccola e all’ospedale l’altro figlio. Marouhane Farah era ubriaco e drogato. Marouhane Farah  stava scappando a tutta velocità e contromano da un altro incidente appena causato. Marouhane Farah, mentre i soccorsi liberavano dalle lamiere i corpi straziati delle sue vittime e portavano all’ospedale i bambini feriti, inveiva contro le forze dell’ordine e i soccorritori con fare minaccioso, questo raccontano le cronache.
Le cronache raccontano anche altre cose. Marouhane Farah è un pregiudicato. È entrato e uscito di galera ripetutamente, l’ultima volta arrestato dai Carabinieri di Montegranaro con 230 chili di hashish in casa. E, mentre lo arrestavano, minacciava i carabinieri. Marouhane Farah era libero, a pochi mesi dall’arresto, era ubriaco e drogato, guidava una macchina potente e con questa è stato libero di ammazzare due persone innocenti e ridurre in gravi condizioni due bambini.
Le persone come Marouhane Farah esistono. Ci sono anche Italiani, come Marouhane Farah, e quelli sono un nostro problema, dobbiamo risolverlo noi. Ma Marouhane Farah non deve essere un nostro problema. Marouhane Farah non doveva essere libero ma, soprattutto, non dovevas essere in Italia. Quando un delinquente italiano commette un reato deve andare nelle nostre prigioni a pagare e a espiare. Quando a commettere un crimine è uno straniero, deve andare via dall’Italia, subito, e non deve tornarci.
Marouhane Farah è una persona pericolosa. Non lo è certamente perché è Marocchino, lo è perché è un delinquente. Ma non è un delinquente italiano, quindi deve essere un problema del suo Paese, non del nostro. Un delinquente marocchino, nigeriano, canadese deve delinquere altrove, non in Italia. Nel momento in cui delinque in Italia, non solo non deve essere messo in libertà così facilmente, ma deve essere espulso, accompagnato fisicamente nel suo Paese di origine.
È razzismo? No, razzismo è continuare a difendere questa gente per tornaconti politici o per rigidità mentale, è razzismo contro noi stessi, è stupidità. Dobbiamo difenderci da persone come Marouhane Farah, che purtroppo sono tante, riempiono i giornali, compiono atti inenarrabili, come per la povera Pamela, tanto per citare forse il più grave. Ma è gravissimo anche quello che è successo sabato notte davanti all’Hotel Regina. Due vite spezzate, una famiglia distrutta, il tutto perché un delinquente pericoloso era libero di circolare e continuare a delinquere nel nostro Paese. Questo non deve accadere, non può accadere, si faccia in modo subito, da oggi, che questo non accada mai più.

Luca Craia