C’è poco da stare allegri per gli esponenti fermani
del PD. Nonostante l’ostentata soddisfazione, il calo dei votanti alle primarie,
a livello provinciale, rispetto all’ultima tornata, quella del 2017 che elesse
Renzi segretario nazionale, è nettissimo. Nel 2017 votarono 4.154 persone, ieri
soltanto 3.508. Mancano all’appello ben 646 elettori, che non sono pochi in un
territorio piccolo come la provincia di Fermo: sono un bel 16% in meno.
E Montegranaro? Un tracollo: siamo a 200 voti,
raccolti insieme a Torre San Patrizio, quindi non leggibili in maniera chiara
ma che comunque sono molti meno dei 266 del 2017 e infinitamente meno dei 707
del 2013 e, sia nel 2017 che nel 2013, erano tutti voti montegranaresi.
Una debacle spaventosa che non sembra spaventare più
di tanto il Segretario Provinciale Alessandrini, che usa toni quasi
trionfalistici, va a capire perché, mentre della Segretaria Cittadina di
Montegranaro ancora non abbiamo traccia. Attendiamo le dichiarazioni. Certo è
che, con le elezioni alle porte e questi numeri, gli equilibri di forza nello
schieramento eterogeneo che andrà a presentarsi agli elettori per confermare l’attuale
Giunta paiono parecchio traballanti.
Luca Craia
