sabato 16 marzo 2019

TERREMOTO: ULTIMA CHIAMATA


Comunicato integrale

Peggio di una classe politica che dimentica la sofferenza dei terremotati c'è solo una classe politica che sfrutta la sofferenza dei terremotati, evocando il dramma del sisma a ogni pié sospinto, per ottenere fondi aggiuntivi, visibilità mediatica, titoli di giornale, inviti in tv senza poi fare nulla di concreto e utile.
E' accaduto ancora una volta con la Tirreno Adriatico, l'evento sportivo più atteso nelle Marche: la giunta regionale aveva garantito, attraverso l'assessore Moreno Pieroni, che molte delle tappe sarebbero terminate in città colpite dal terremoto: ciò, era la tesi della Regione, avrebbe dato visibilità al territorio, rappresentato un modo per tenere alta l'attenzione e anche un veicolo di promozione turistica, giustificando così l’utilizzo dei fondi stanziati per i terremotati ed utilizzati per la promozione dell’evento.
E invece... invece di 7 tappe nessuna termina in comuni del cratere e solo una sarà sede di partenza, Matelica.
Saremo noi comitati di terremotati, in modo auto-organizzato e dal basso, ad accompagnare domenica mattina una troupe della Rai(che ringraziamo per la sensibilità) in molti comuni del cratere maceratese: mostreremo le ferite ancora aperte, ma soprattutto le tante esperienze di resilienza sul territorio, la straordinaria bellezza della nostra terra e le esperienze naturalistiche, culturali ed enogastronomiche che possono,anzi devono, essere vissute SIN DA SUBITO dai turisti che vorranno visitare questi luoghi e godersi questa meravigliosa parte d’Italia.
Ora: noi sappiamo bene che non ha senso attribuire a un evento sportivo - per quanto prestigioso - doti salvifiche e miracolose. Sappiamo che non è "dando visibilità" che si risolvono due anni e mezzo di gestione scellerata post sisma da parte dei governi (nazionali e regionali). Però non ci stiamo più ad essere tirati per la giacchetta, non vogliamo più rappresentare un pretesto per accedere a fondi che poi finiscono altrove, né vogliamo che, in nome del terremoto, si facciano passerelle e ospitate televisive, e in quelle sedi annunci roboanti ma vuoti, buoni solo per le carriere personali.
Vogliamo come interlocutori politici personaggi senza alcuna finalità di carriera. Invisibili, ma efficaci e attenti alle nostre richieste, non ai like su Facebook, alle telecamere ed ai tagli dei nastri per le inaugurazioni.
Per questo domani saremo all’arrivo della tappa, nella splendida Recanati, con i nostri striscioni.
Per PROTESTARE CONTRO I GOVERNI - REGIONALI E NAZIONALI - che non hanno ancora impresso l'annunciata svolta nella ricostruzione ed hanno dirottato altrove i fondi a noi destinati.
Chiediamo :
1) a tutti i politici di non nominare più il dramma dei terremotati, se non per presentare azioni concrete e reali.
2) al governo, attraverso il sottosegretario con delega al terremoto Vito Crimi, di trasformare in legge quelle misure, promesse da Di Maio e Salvini, indispensabili per la ripartenza dei nostri martoriati territori !
3) alla regione Marche di modificare quelle scanadalose delibere che stabiliscono di DESTINARE FUORI DAL “CRATERE” I FONDI STANZIATI dall’Unione Europea PER I PAESI MAGGIORMENTE COLPITI DAL SISMA!
È TUTTO FERMO, PRATICAMENTE IMMOBILE......
E QUESTA È L’ULTIMA CHIAMATA !

Francesco Pastorella
Coordinatore Comitati Terremoto Centro Italia