lunedì 18 marzo 2019

Il mistero Marinelli, la chiarezza elettorale e le ingerenze sulla realtà locale.


Ancora non è partita ufficialmente la campagna elettorale e già la situazione si ingarbuglia, quanto meno a sinistra, dove si infittisce il mistero sulla figura di Paolo Marinelli. Il dottor Marinelli, trentaquattrenne più o meno neofita della politica montegranarese, ha esordito sulla scena saltando la trafila e diventando, un paio d’anni fa, tutto d’uno botto segretario della neonata formazione di Sinistra Italiana, evoluzione della precedente SEL, poco dopo la rottura del rapporto di alleanza con l’Amministrazione Mancini e il posizionamento del gruppo consiliare composto da Sara Di Chiara ed Eros Marilungo all’opposizione.
Marinelli non ha mai nascosto la sua simpatia per il Sindaco Mancini e ha lavorato fin da subito, ma con scarso successo, alla ricucitura dello strappo, un lavoro portato avanti alacremente, forse un po’ troppo, con un’intensità che nemmeno un tesserato del PD infiltrato tra le file “nemiche” avrebbe potuto tanto. Ovviamente tutto questo ha portato subito a frizioni con gli altri membri del partito che, invece, a ricucire non ci pensavano nemmeno, frizioni che sono sfociate nelle dimissioni dello stesso Marinelli da segretario cittadino. Solo che queste dimissioni pare siano state date solo verbalmente e, se c’è qualcosa di scritto, pare sia solo su qualche messaggio Whatsapp. Per questo oggi vige una gran confusione sulla figura di Marinelli, che qualche giornalista ancora presenta, un po’ frettolosamente, come segretario e qualche altro no. Sinistra Italiana, comunque, fa sapere che il Segretario pro tempore in questo momento è Giuseppe Viozzi, per cui Marinelli è comunque spogliato di ogni ufficiale rappresentanza. Rimane il fatto che, per fare chiarezza, potrebbe, anzi, dovrebbe Marinelli stesso esplicitare la sua figura politica, magari con un comunicato ufficiale, anche perché, se è vero come pare sia vero che anche lui sarà della partita elettorale tra le file della Mancini, continuare a giocare sull’ambiguità non lo propone certo come una figura trasparente e leggibile.
In tutto questo marasma non si esime di intervenire la segreteria provinciale di Sinistra Italiana che, in scivolata, prova a togliere il pallone dai piedi di Marilungo & Co per schierarsi a favore di un’alleanza coi civici della Mancini e lanciando anatemi contro un’alleanza coi civici di Gismondi, reo di essere leghista. Peccato che, con la Mancini, c’è anche Ubaldi, che non è che stia tanto più a sinistra di Gismondi, anzi. Evidentemente, tra una marcia antirazzista e l’altra, Martini, Buondonno e compagnia cantante hanno dato solo un’occhiata veloce ai fatti di Montegranaro, senza approfondirli più di tanto ma ritenendo comunque una loro ingerenza cosa buona e giusta.

Luca Craia