venerdì 8 marzo 2019

Lo sapete perché oggi c’è lo sciopero dei trasporti?


Lo sapete perché oggi non passa l’autobus? Lo sapete perché siete dovuti andare al lavoro in macchina, in motorino, perché avete dovuto portare vostro figlio a scuola oppure vi toccherà andare a riprenderlo? Lo sapete perché centinaia di migliaia di Italiani oggi devono vivere i naturali disagi che si vivono durante uno sciopero dei trasporti?
Voi direte: staranno lottando per ottenere un rinnovo di contratto, un miglioramento retributivo o delle condizioni di lavoro, per avere maggior sicurezza. No, oggi si sciopera, lasciando a piedi migliaia di Italiani, perché è "Giornata internazionale di lotta per i diritti delle donne”. Quindi, per tutelare i diritti delle donne, le lasciamo a piedi e gli creiamo un sacco di casini per andare a lavorare, a scuola, a fare quello che gli pare. Per tutelare i diritti delle donne, violiamo il diritto alla libertà di movimento di tutti.
Che ci sia bisogno di tutelare i diritti delle donne in diversi campi è fuor di dubbio: dall’equiparazione tra maschio e femmina sul lavoro alla tutela della sicurezza stessa delle donne persino in ambito familiare. Ma fare uno sciopero, facendo arrabbiare un grande numero di persone costrette a bestemmiare per strada, per tutelare genericamente questi diritti è quanto di più stupido e inutile possa venirci in mente, talmente stupido e inutile che si potrebbe pensare al fatto che oggi è venerdì e che lo sciopero allunga il weekend.
Solo che così si fanno i danni, si toglie potere all’arma dello sciopero, lo si svilisce, gli si toglie credibilità. Quando si sciopererà per cose più concrete, il tutto verrà accomunato a questa pagliacciata odierna, e l’efficacia sarà bella che andata. Ancora una volta va plaudito lo splendido lavoro dei Sindacati Italiani a favore delle classi lavoratrici. Bravi.

Luca Craia